Asia Bibi, l’appello del marito all’Italia: ‘Fateci uscire dal Pakistan’. Salvini: ‘Lavoriamo con discrezione’

E’ sul filo del rasoio la vita di Asia Bibi, la donna di fede cristiana, accusata di blasfemia e condannata 8 anni fa alla pena di morte. ‘Chiedo al governo italiano e faccio un appello: aiutateci a fare uscire dal Pakistan me e la mia famiglia perché siamo in pericolo’. Soltanto una settimana fa la donna era stata assolta dalla Corte Suprema, che ne aveva ordinato la scarcerazione. I fondamentalisti islamici però non hanno accettato la sentenza del tribunale e hanno organizzato numerose proteste. Ora la donna e la sua famiglia sono in grave pericolo. Ashiq Masih ha lanciato la sua richiesta di aiuto all’Italia in un videomessaggio ad Aiuto alla Chiesa che Soffre. ‘Lavoriamo con discrezione’. E’ stata la risposta del ministro dell’Interno.

‘Abbiamo difficoltà anche a trovare da mangiare’. Ha spiegato Ashiq Masih nel suo appello rivolto all’Italia, nel quale chiede asilo al governo del Bel Paese. Inoltre invita i media e la comunità internazionale a rimanere focalizzati sul caso di Asia. ‘È stata proprio questa attenzione a tenerla in vita finora’, ha spiegato l’uomo.

I fondamentalisti islamici infatti vorrebbero che la donna venisse subito giustiziata. Intanto ‘Asia Bibi resta ancora in carcere in attesa della registrazione della sentenza di assoluzione. La famiglia vive nella paura. Le proteste hanno costretto i familiari della donna a rimanere chiusi in casa in un luogo sicuro. Nei giorni scorsi anche l’avvocato difensore di Asia, Saif ul-Malook è stato costretto ad andare all’estero’. Lo riferisce Acs.

La risposta di Salvini

All’appello disperato del marito di Asia Bibi, Matteo Salvini ha risposto: ‘Ci stiamo lavorando con altri Paesi occidentali, con discrezione per evitare problemi in loco alla famiglia che vuole avere un futuro. Posso assicurare che io, da ministro ma anche da leghista, ci tengo che donne e bambini a rischio della vita, possano avere un futuro’. Lo ha dichiarato al programma ‘Non stop news’ di Rtl 102.5 intervistato da Pierluigi Diaco.

‘Sicuramente – aggiunge – una priorità per me è assicurare un futuro a questa povera ragazza e alla sua famiglia. Abbiamo tanti italiani che lavorano in Pakistan e con questo paese abbiamo relazioni commerciali importanti, non è certo un nemico e ci muoviamo con molta discrezione e attenzione, ma combattiamo ogni fanatismo’.

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