Allenamenti dal 18 confermati ma al primo positivo si riferma il calcio

Arrivano le prime delucidazioni sulle indicazioni vincolanti che il CTS ha inserito nel protocollo di sicurezza che è il documento su cui si basa in modo vincolante la ripresa degli allenamenti per gli atleti degli sport di squadra, quindi, evidentemente, per i club di serie A che si accingono a riprendere allenamenti e, sperabilmente, a concludere il campionato di calcio, sospeso ormai da oltre due mesi.

La modifica più importante al documento originario, presentato dalla FIGC al governo, è la questione relativa a un ipotetico caso accertato di positività al Covid-19: qualora venisse acclarato un caso di positività al Coronavirus all’interno della squadra, intendendo per squadra tutti i componenti, giocatori, addetti ai lavori, maestranze, si dovrà provvedere all’immediato isolamento del soggetto positivo; anche gli altri “componenti del GRUPPO” (è scritto così, maiuscole comprese) dovranno chiudersi in isolamento per 14 giorni. Significa, evidentemente, che gli allenamenti verrebbero sospesi, e naturalmente sarà impossibile disputare le partite in quei 14 giorni. Di fatto, si ribloccherebbe tutto. Di nuovo.

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