Aggredisce il medico di famiglia a Verona, arrestato

Un uomo tunisino di 29 anni è stato arrestato per aver aggredito il suo medico di famiglia in un ambulatorio di Verona.

Uomo in manette
Uomo in manette – Nanopress.it

Le forze dell’ordine sono intervenute, allertate dai presenti che hanno assistito alla scena. Su posto sono giunti i carabinieri che hanno proceduto all’arresto del 29enne, ponendolo agli arresti domiciliari. Per quanto riguarda il medico, ha riportato una lesione importante alla gamba perché proprio in quel punto è stato aggredito fisicamente dopo alcuni insulti verbali. La vicenda è avvenuta lo scorso marzo e oggi sono state confermate le accuse nei confronti della giovane coppia.

Arrestato per aver aggredito il proprio medico a Verona

Un uomo di 29 anni di Verona ha aggredito alcuni mesi fa il medico di famiglia, prima con insulti verbali e successivamente a pugni e calci. È successo a Bovolone, in provincia di Verona, all’interno di un ambulatorio dove per fortuna c’erano altri presenti che hanno tempestivamente allertato i carabinieri.

Sul posto è giunta una pattuglia e gli agenti hanno proceduto a identificare il 29enne tunisino, da tempo residente in Italia. Anche sua moglie era presente e per lei è arrivata una denuncia a piede libero. Il protagonista invece è stato posto agli arresti domiciliari e dovrà rispondere di gravi accuse, infatti il medico ha riportato delle lesioni gravi alla gamba.

Il tunisino è noto per essere una persona litigiosa e aggressiva, conosciuta a Verona e provincia proprio per il suo carattere fumantino.

La ricostruzione

Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, i due erano in attesa con altri pazienti del medico, quando a un certo punto si sono agitati e avrebbero accusato la vittima di non essere abbastanza disponibile con loro.

Così, lo hanno attaccato verbalmente, poi lo hanno spinto a terra e hanno cominciato a infierire su di lui fisicamente ma per fortuna la chiamata alle forze dell’ordine è stata immediata. Nel frattempo il medico era riuscito a rialzarsi e a scappare nell’appartamento del vicino di casa, dove si era rifugiato, però anche lì l’uomo l’ha raggiunto e lo ha strattonato fuori.

Questo ha causato una violenta caduta a terra e la rottura del quadricipite della gamba.

Arrivati sul posto, gli agenti hanno proceduto al fermo dell’uomo e poi hanno ascoltato le parole dei testimoni per capire bene cosa sia successo. Al professionista, che si chiama Berhane Tesfai, è stata data una prognosi di circa un mese.

Analizzando la fedina penale del tunisino, è emerso che già in passato si è reso protagonista di episodi di violenza analoghi, infatti era già segnalato alla stazione dei carabinieri di Bovolone e ad altri organi di polizia.

Carabinieri
Carabinieri – Nanopress.it

La Procura di Verona ha emesso il provvedimento cautelare perché è apparso essere un uomo molto pericoloso.

Solidarietà al medico

Già a marzo quando avvenne il fatto, i colleghi dimostrarono solidarietà al medico di medicina generale aggredito così brutalmente. Fra i commenti, quello dell’Ordine dei Medici di Verona e dalla Fimmg, l’organizzazione sindacale dei medici di medicina generale.

Anche oggi alla luce di questo provvedimento è stata rinnovata la solidarietà al dottore. In queste ore è arrivata una nota di Carlo Rugiu, presidente dell’Ordine dei Medici chirurgi e Odontoiatri di Verona, dove c’è scritto: “A nome dell’Ordine che rappresento, esprimo vicinanza al collega di Bovolone”.

Poi ha definito il gesto vile e ingiustificabile su cui bisogna fare luce per tutelare gli operatori sanitari che sempre più spesso sono vittime di queste violenze, che possono avere un epilogo peggiore. “Il rapporto fra sanitari e pazienti deve essere umano e rispettoso”, una commento simile arriva anche dalla Fimmg di Verona, che ha giudicato l’atto intollerabile e un campanello d’allarme di una situazione che ormai è diventata insostenibile.

“Tutti gli operatori sanitari devono sentirsi al sicuro quando lavorano. Questo attacco è un triste promemoria del fatto che bisogna fare di più per proteggere chi si dedica a curare il prossimo con impegno“.

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