Aggiungi un posto a tavola, il musical con Johnny Dorelli, compie 40 anni

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Quarant’anni fa debuttava al Sistina di Roma Aggiungi un posto a tavola, il musical diventato un cult con Johnny Dorelli nel ruolo del protagonista. Uno dei successi più grandi dell’ineguagliabile coppia di autori Pietro Garinei e Sandro Giovannini, la commedia musicale, ispirata al romanzo di David Forrest After me the Deluge, andò per la prima volta in scena l’8 dicembre del 1974, con un cast davvero eccezionale: oltre a Dorelli, nel ruolo di don Silvestro, c’erano Paolo Panelli, che interpretava il sindaco Crispino, Bice Valori, nei panni di Consolazione e Daniela Goggi, in quelli di Clementina. Con le splendide musiche di Armando Trovaioli e le coreografie di Gino Landi, il musical fu subito un grande successo, tanto che da allora conta più di 50 versioni andate in scena in tutto il mondo.

Aggiungi un posto a tavola, dunque, tra i musical italiani più famosi di sempre, compie quest’anno 40 anni. Un successo straordinario rimasto immutato nel tempo, merito, probabilmente, della prima versione, quella originale, che aveva come protagonista un incredibile Johhny Dorelli, vera forza della natura, nei panni di don Silvestro, scoppiettante parroco di montagna che riceve, un giorno, una telefonata davvero inaspettata: Dio in persona lo chiama ordinandogli di costruire un’arca, visto che presto arriverà un secondo diluvio universale. A mettergli i bastoni tra le ruote un avido sindaco, Crispino, che non vuole fornire il legname necessario alla costruzione, Clementina, una giovane innamorata che tenterà don Silvestro in tutti i modi e Consolazione, una donna di facili costumi, riscattatasi però grazie all’amore.

La commedia – sebbene all’inizio fece storcere il naso ai più bigotti per l’idea di ‘dare voce’ a Dio e soprattutto per le tematiche, come la laicizzazione della Chiesa, il sesso e il celibato dei preti, ancora troppo ‘piccanti’ per l’epoca – ebbe subito un successo strepitoso tanto che rimase in cartellone per circa sei mesi, un’intera stagione. Merito degli attori, della trama, delle musiche e di quel ritornello – ‘aggiungi un posto a tavola, che c’è un amico in più‘ – entrato a pieno titolo nell’immaginario collettivo degli italiani. Ma non solo: c’erano anche le bellissime scenografie firmate Giulio Coltellacci – per le quali si spesero ben 250 milioni di lire, una cifra record per l’epoca – la ‘costruzione a vista’ dell’arca, il diluvio (vero) e le strepitose coreografie del maestro Gino Landi. Ma fu soprattutto lui, Johnny Dorelli, a dare un’impronta personale, ed indimenticabile, al musical diventato ormai un cult: dal timbro caldo ed inconfondibile, attore ed interprete straordinario di successi come Peccato che sia peccato, Dorelli sarà ancora don Silvestro nel 1977 – in una seconda versione che, da Londra a Madrid, arriverà fino in America Latina – e nel 1990, a sedici anni dal debutto, accanto a Carlo Croccolo nei panni del sindaco, ad Alida Chelli in quelli di Consolazione e a Tania Piattella nel ruolo di Clementina.

Dopo Dorelli solo altri due attori hanno calcato le scene nei panni del frizzante sacerdote: Giulio Scarpati, nel 2002, accanto a Martina Stella-Clementina, sostituita poi da Margot Sikabony, e Gianluca Guidi, nel 2009, in una versione la cui regia era affidata proprio al papà Johnny. Protagonisti d’eccezione Marisa Laurito, nei panni di Consolazione ed Enzo Garinei, fratello di Pietro, in quelli di Crispino.

In occasione del quarantesimo anniversario, la Compagnia dell’Alba, reduce dai successi della scorsa stagione, porta in scena il celeberrimo musical, con una tournée che dalla metà di novembre fino a febbraio 2015 toccherà le principali città italiane. Lo spettacolo, diretto da Fabrizio Angelini, è prodotto in collaborazione con il Teatro Stabile d’Abruzzo ed è interpretato da Gabriele De Guglielmo nella parte di don Silvestro, Carolina Ciampoli, nel ruolo di Clementina e lo stesso Angelini in quello del sindaco Crispino.

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