Entro il 2020 l’acqua sarà quotata in Borsa: l’annuncio di Cme Group

Il Cme Group, la più grande piazza finanziaria dei contratti a termine del mondo, in collaborazione con il Nasdaq, ha annunciato che entro il 2020 l’acqua diventerà un future come oro e petrolio e sarà quotata in Borsa, quindi soggetta a speculazioni finanziarie.

Il contratto della quotazione dell’acqua, che verrà attuato ufficialmente nel quarto trimestre dell’anno sulla piattaforma Globex, è stato realizzato insieme al Nasdaq Veles California Water Index, che a sua volta rispecchia il prezzo dei diritti sull’acqua in California, nell’occhio del ciclone per gli incendi che hanno devastato lo Stato a causa della siccità.

Acqua quotata in Borsa: le dichiarazioni del Cme Group

Il future sull’acqua – ha dichiarato il Cme Group potrà servire come strumento di risk management, per aiutare le municipalità, le aziende agricole e le imprese industriali a proteggersi dai rischi economici legati alle carenze idriche. Basti pensare che il 40% dell’acqua consumata in California è destinata all’irrigazione, con costi molto elevati specie per alcune colture, come quella delle mandorle. In avvenire questo future non avrà una valenza esclusivamente locale”.

Tim McCourt, Global Head of Equity index and Alternative investment Products del Cme, ha evidenziato: “La scarsità di acqua è certamente una delle maggiori sfide con cui tutti nel mondo oggi devono confrontarsi“.

Il problema viene denunciato da tempo dalle istituzioni internazionali: secondo il Us Geological Survey, il 71% della superficie terrestre è ricoperta d’acqua; di questa il 97,5% è salata e quindi inutilizzabile se non trattata con procedimenti costosi.

L’idea che l’acqua venga quotata in Borsa e diventi quindi oggetto di speculazioni finanziarie spaventa l’ONU, che il 28 luglio 2010 ha incluso l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico sanitari tra i “diritti umani universali e fondamentali“.

I possibili speculatori

A proposito della prossima quotazione dell’acqua, non mancano persone interessate. Un caso fra i tanti potrebbe essere quello di Michael Burry, medico statunitense, investitore e hedge fund manager, celebre per la sua “scommessa” sul fenomeno del mutuo subprime ad alto rischio: si dice che Burry e altri speculatori abbiano già accumulato terreni agricoli con annesse risorse idriche.

Nell’ambito degli strumenti che il pubblico retail ha a disposizione rientrano una decina di Etf quotati soprattutto negli Usa e che evidenziano l’andamento dei titoli borsistici legati all’acqua.

Impostazioni privacy