Val Susa e incendi: otto vigili del fuoco intossicati

fuoco incendio

Continua l’emergenza in Piemonte, in particolare nel Torinese, a causa degli incendi. In Val Susa, otto vigili del fuoco sono stati portati in ospedale per essere rimasti intossicati dal fumo dei tanti roghi che stanno colpendo la valle e che operavano nella zona di Mompantero. Le loro condizioni non preoccupano i medici, tutti e otto sono stati sottoposti a ossigenoterapia. Sono due settimane che i vigili del fuoco lavorano costantemente per limitare e spegnere gli incendi a ovest di Torino, quasi al confine con la Francia.

Sono circa 270 i pompieri, insieme ai volontari, al lavoro 24 ore su 24 non solo in Val Susa, ma pure in provincia di Cuneo, dove giornalmente si accendono nuove zone. Il Dipartimento della regione parla di 40 unità impiegate, elicotteri e flotta Canadair in azione. Giovanni Valentino, pompiere volontario di Condove, ha parlato alla ‘Stampa’: “La mia squadra lavora da domenica. Continuamente. La scorsa notte, i boschi hanno ripreso fuoco e le fiamme erano alte anche tre metri”.

Proprio il quotidiano regionale è quello che entra maggiormente nei dettagli dell’emergenza incendi, dovuta al clima secco, ma anche ai piromani. Tanto che il Piemonte ha chiesto aiuto pure ai Canadair croati, agli elicotteri svizzeri e alla colonna francese dei Sapeur Pompier, che dispongono di mezzi piccoli e quindi in grado di operare anche tra le case delle borgate. Tutto intorno, però, sta diventando cenere. E’ una corsa contro il tempo.

“Ci sono duemila ettari di montagna interessata dai roghi” fanno sapere dal Comune di Mompantero. Almeno 600 persone sono state sfollate da tutta la valle. Ordinanza di sgombero pure a Venaus, l’ultimo Comune in cui è arrivato il fuoco. Si sono mobilitati pure i trattori e le autobotti, inviate dalla Coldiretti. Mentre l’autostrada che collega Torino con Bardonecchia e Sestriere, e che passa proprio accanto alle montagne in fiamme, è chiusa da Chianocco a Oulx, in entrambe le direzioni. C’è troppo fumo. E sono stati evacuati i più gravi della casa di riposo ‘Coro’, a Susa, che ospita 190 persone, molte non autosufficienti.

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