Vaiolo delle Scimmie, l’Oms: “Una minaccia concreta”

Si torna a parlare del vaiolo delle scimmie, una nuova malattia arrivata nei primi mesi del 2022. Ora per l’Oms c’è un rischio reale di contagio in Europa. Ecco le dichiarazioni delle ultime ore.

Logo OMS
Logo OMS – Nanopress.it

Nuovo rischio epidemico all’orizzonte, dopo aver quasi superato la pandemia di Covid-19, già a inizio 2022 si cominciava a parlare di Vaiolo delle Scimmie, una nuova patologia riscontrata su alcuni soggetti che ora parrebbe un problema reale.

Lo afferma l’Oms Europea, che ricorda la problematica di questo virus che potrebbe estendersi nel nostro Continente se non prendiamo le giuste precauzioni. Ecco le ultime dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’Oms avverte: “Il vaiolo delle scimmie è un rischio serio”

Arriva l’allarme rosso dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) rispetto al Vaiolo delle Scimmie, un nuovo virus arrivato in Europa all’inizio del 2022 che ora, probabilmente, potrebbe diffondersi ancora di più.

Analisi di laboratorio
Analisi di laboratorio – Nanopress.it

A lanciare questo segnale importante è stato il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, in conferenza stampa, dove ha detto: “L’Europa rimane l’epicentro di questa escalation dell’epidemia di vaiolo delle scimmie, con 25 Paesi che segnalano più di 1.500 casi, ovvero l’85% del totale globale. L’entità di questo focolaio rappresenta un rischio reale: più a lungo circola il virus, più si diffonderà e più forte diventerà la presenza della malattia nei Paesi non endemici”

Vista la possibile emergenza, l’Oms ha convocato per la prossima settimana il Comitato d’emergenza, in modo tale da vedere se questa nuova epidemia possa essere fermata e se, effettivamente, si può definire come un’emergenza internazionale di salute pubblica.

Che cos’è questo nuovo virus

Ma che cos’è questo tanto chiacchierato Vaiolo delle Scimmie? Secondo la scienza, questo è un poxvirus simile al virus del vaiolo umano, ormai scomparso. Questo infetta le scimmie (da qui il nome) ma raramente può contagiare l’uomo. Il primo caso di trasmissione umana è stato segnalato nel 1970 ma, a inizio 2022 e in queste settimane, ne sono stati segnalati diversi casi.

I sintomi possono essere febbre, mal di testa, dolori muscolari, gonfiore ai linfonodi e poi la comparsa di pustole cutanee. La trasmissione avviene tramite il contatto diretto con fluidi corporei, come sangue, saliva o goccioline respiratorie.

Al momento, non esiste alcun trattamento provato per curare questa patologia, ma al momento i farmaci antivirali possono essere utili.

Impostazioni privacy