Vaiolo delle scimmie, italiano il primo test rapido

Sarà italiano, per quanto riguarda il Vaiolo delle scimmie, il primo test rapido. Si tratta, per ora, solo di una sperimentazione ma dall’Ospedale Cotugno di Napoli da cui si partirà, sono fiduciosi.

Ospedale Cotugno Napoli
Ambulanze al pronto soccorso dell’Ospedale Cotugno di Napoli-Nanopress.it

E’ stato messo a punto dal Consorzio Sannio Tech (Benevento) il primo testa rapido attraverso il sangue per il Monkeypox. La sua sperimentazione sull’uomo avverrà presso l’Ospedale napoletano Cotugno, sarà coordinata dall’infettivologo della struttura sanitaria il Dott. Alessandro Perrella.

Si dovrebbe partire già a fine estate dichiarano dall’Ospedale. Questa è una notizia estremamente positiva in quanto, a parte l’orgoglio per la ricerca italiana, sarà il primo test rapido disponibile nel mondo per il vaiolo delle scimmie.

Per questa che è una malattia dichiarata emergenza sanitaria globale, solo pochi giorni fa, avere un test rapido metterà la comunità scientifica nelle condizioni di poter agire meglio e prontamente.

La situazione in Italia per il Vaiolo delle scimmie

Intanto, per quanto riguarda proprio il Vaiolo delle scimmie (MPX), salgono i casi in Italia. A tal proposito il Ministero della Salute ha varato una circolare dove si chiariscono alcuni punti.

In particolare sono tre i punti principali su cui si focalizza l’attenzione. La quarantena, questa potrebbe essere possibile in casi particolari e solo per i contatti stretti delle persone affette da vaiolo. Questo particolare virus è opportuno ricordarlo si propaga solo attraverso saliva ed altri fluidi corporei.

Altro punto saliente è la vaccinazione la quale non sarà di massa ma mirata, secondo le indicazioni fornite dall’Oms e da direttive italiane che sono al vaglio degli esperti.

Il terzo punto riguarda l’uso di antivirali specifici siano essi sperimentali o compassionevoli a seconda da caso a caso si pensa, ad esempio, agli immunodepressi.

L’uso compassionevole di un farmaco avviene quando un medicinale sperimentale, non ancora approvato dalle autorità, viene somministrato anche a pazienti che non hanno le caratteristiche per partecipare alla sperimentazione dello stesso. Lo si fa quando si presume che l’utilizzo di tale farmaco possa donare benefici.

Emanuele Nicastri e Francesco Vaia
Emanuele Nicastri e Francesco Vaia-Nanopress.it

Un punto fondamentale su cui, poi, si concentra l’attenzione della comunità scientifica è la tracciabilità dei contatti.

Per contenere l’epidemia è di vitale importanza, infatti, interrompere la trasmissione della stessa. Per questo il tracciamento dei contatti di un infetto viene visto come un punto imprescindibile.

La malattia, fino a questo momento, dati alla mano si trasmette solo dopo la comparsa dei primi sintomi. Questo dovrebbe favorire il tracciamento dei contatti e lo scongiurare di un propagarsi del virus in maniera del tutto fuori controllo.

 

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