Vaiolo delle scimmie intacca l’Europa: primo caso nel Regno Unito

Vaiolo delle scimmie intacca l'Europa primo caso nel Regno Unito

Primo caso di vaiolo delle scimmie in Europa: a contrarre il virus in Nigeria, un’ufficiale della Marina nigeriana, recatosi in Inghilterra per partecipare a una esercitazione programmata dal Ministero della Difesa (MoD), presso una base della Royal Navy in Cornovaglia. La notizia è balzata immediatamente sulle pagine dei quotidiani internazionali: secondo il Telegraph, l’uomo potrebbe aver contagiato a sua insaputa altre persone con cui è venuto a contatto. L’ufficiale infatti, ha preso un volo diretto a Londra su cui viaggiavano altre 50 persone. Tutti i passeggeri sono stati quindi immediatamente allertati e sottoposti a specifici controlli sanitari.

Al momento nessuna allerta

Secondo le prime informazioni, l’ufficiale ha iniziato ad accusare i primi sintomi, in concomitanza con l’arrivo alla base militare britannica. Il Ministero della Salute, che sta monitorando la situazione, ha fatto sapere che al momento non sussistono le condizioni per diramare alcun tipo di allerta.

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Inoltre i sanitari che si stanno prendendo cura dell’ufficiale contagiato hanno precisato che il virus del vaiolo delle scimmie ‘non si diffonde facilmente tra le persone e il rischio di trasmissione al grande pubblico è molto basso. Stiamo utilizzando severe procedure di isolamento in ospedale per proteggere il nostro personale e i pazienti’.

Vaiolo delle scimmie: simile ma non uguale al vaiolo sconfitto

Il vaiolo delle scimmie, patologia presente in forma endemica nell’Africa centrale ed occidentale, è piuttosto simile al vaiolo ‘tradizionale’, eradicato ufficialmente nel 1979, tuttavia risulta meno aggressivo: i casi di mortalità, infatti, variano dall’1 al 10% e nella maggior parte dei casi le persone colpite riescono a guarire completamente.

I principali sintomi della patologia sono piuttosto aspecifici: febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi ingrossati, brividi e stanchezza. Soltanto in una seconda fase compaiono le prime bolle sul viso e poi su tutto il resto del corpo. Attualmente non esiste alcun vaccino per il vaiolo delle scimmie, tuttavia sono in corso alcuni studi.

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