Vaiolo delle scimmie, casi in aumento: il resoconto dell’Oms

I casi di vaiolo delle scimmie aumentano. Segnalati all’Oms più di 3.200 casi e un decesso provenienti da 48 Paesi differenti; tra cui un cluster familiare di tre casi, i quali non hanno condotto alcun viaggio all’estero.

Organizzazione mondiale della sanità
Organizzazione mondiale della sanità – Nanopress.it

Dunque la situazione epidemiologica relativa al virus Monkeypox è in continuo mutamento. L‘Organizzazione mondiale della sanità sta cercando di valutarla al meglio per impedire che la malattia si diffonda a livello endemico, causando danni al pari del Covid-19.

Per questo motivo, il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus sta cercando di evidenziare tutti i contagi esistenti a livello mondiale, in modo da fare il punto della situazione e valutare se il vaiolo delle scimmie debba essere considerata un’emergenza sanitaria a livello mondiale.

La situazione attuale del vaiolo delle scimmie secondo i dati dell’Oms

Attualmente secondo i dati acquisiti dall’Oms i maggiori contagi all’interno dei Paesi più colpiti si sono registrati tra coloro che hanno avuto rapporti sessuali con partner nuovi o multipli, in particolare tra uomini che fanno sesso con altri uomini. Dunque questo potrebbe confermare la tesi secondo cui il virus potrebbe trovarsi all’interno dello sperma.

Va però aggiunto che in realtà, come affermato dal Direttore generale dell’Oms, in Paesi come la Nigeria, la percentuale di donne contagiate è abbastanza alta. Inoltre circa sei settimane fa in Inghilterra è stato segnalato un cluster familiare di 3 contagi, i quali non avrebbero neanche condotto un viaggio all’estero. Quindi le modalità di trasmissione in realtà non sono ancora totalmente definite.

monkeypox
Vaiolo delle scimmie – Nanopress.it

Questo è un elemento molto svantaggioso, in quanto, non sapendo ancora precisamente in che modo si trasmetta è quasi impossibile fermare o quanto meno arginare i casi di vaiolo delle scimmie.

Il Direttore generale dell’Oms poi, specifica anche che il vaiolo delle scimmie uccide da decenni in Paesi come l’Africa, solo quest’anno vi sono circa 1.500 casi sospetti e 70 decessi, concentrati soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo. Il problema è che per la maggior parte non si conoscono le modalità attraverso cui è avvenuto il contagio.

Dunque il Dg Tedros Adhanom Ghebreyesus ha affermato che si tratta in ogni caso di “una situazione che non può essere ignorata”. 

Le richieste dell’Oms ai vari paesi

L’Organizzazione mondiale della sanità chiede ai Paesi di riportare i modo chiaro, preciso e limpido tutte le informazioni relative ai contagi da vaiolo delle scimmie, proprio in vista di ciò che abbiamo già vissuto con il Covid-19; ossia che a causa della poca trasparenza di alcuni Paesi, la situazione sia totalmente sfuggita di mano, creando disastri enormi sotto molti punti di vista.

Chiede quindi alle varie istituzioni di affiancarsi all’Oms per lavorare sulle comunità più colpite, di sradicare alle fondamenta tutte le forme di discriminazione e odio, che potrebbero essere causate da questo tipo di situazioni delicate.

Soprattutto di far tutto il possibile per tentare di limitare i contagi. Se si è assunto che molti contagi siano avvenuti tramite rapporto sessuale tra uomini, è importante insistere attraverso delle campagne di sensibilizzazione, per far sì che i cittadini usino tutte le protezioni e le precauzioni possibili, in modo da evitare il contagio.

Proteggendo così sé stessi e gli altri, in particolare gli immunodepressi, gli anziani e i bambini, che potrebbero sviluppare forme gravi dell’infezione.

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