Ucraina divisa in due: le fazioni e gli eserciti

L’Ucraina è divisa in due. Il clima è molto teso in questi giorni, dopo gli scontri e le proteste che hanno portato a questa situazione. Kiev si conferma a favore dell’Europa e dell’Occidente, mentre in Crimea si sono stabilite delle milizie a favore della Russia. Le guardie della frontiera, nel confine ad est della Crimea, hanno detto di essere circondati da cecchini russi. L’intenzione di Putin è quella di evitare altre violenze, ma Kiev non è disposta a credergli e, in questa situazione molto delicata, sono intervenuti anche gli Stati Uniti. Non è bastata una telefonata tra Obama e Putin per risolvere il problema e la Casa Bianca spiega che un intervento armato della Russia sarebbe un grave errore.

Putin sembra prepararsi alla guerra. Secondo Kiev, i militari russi che si trovano nel territorio dell’Ucraina sono circa 15.000. Questi ultimi starebbero prendendo il controllo di alcuni dei siti strategici dell’area, effettuando anche sequestri di armi e spostandosi senza problemi. Il nuovo Premier dell’Ucraina ha chiesto a Putin di ritirare gli eserciti: “Mosca ci ha dichiarato guerra, siamo sull’orlo del disastro”, ma la situazione non sembra cambiare.

Intanto l’America ha cercato di percorrere la via dell’isolamento nei confronti della Russia, minacciando di evitare la presenza della Russia all’interno del G8, ma sul fronte europeo è la Germania a non vedere questa ipotesi come positiva. Proprio Angela Merkel ha preferito proporre a Putin di mettere a punto un’inchiesta per accertare le vicende relative all’Ucraina, della quale si dovrebbe occupare l’Ocse.

A Sebastopoli, intanto, non sventolano più le bandiere ucraine. Ci sono quelle della Russia, in una città che ospita per la maggior parte popolazione proprio della Russia. Nel corso delle ultime ore sono atterrati nella base russa degli aerei militari per il trasporto delle truppe e degli elicotteri. Intanto proprio i russi hanno invitato l’accademia della Marina militare ucraina a schierarsi con loro.

In Crimea sembra esserci la genesi di una nuova guerra, con dei rapporti che diventano tesi anche tra Russia e America. Putin insiste nel voler proteggere i suoi interessi nel territorio dell’Ucraina, mentre gli Stati Uniti sottolineano l’urgenza di terminare l’opposizione a causa di violazioni del diritto internazionale. La situazione sembra essere leggermente migliorata in seguito all’intervento della Germania, con l’apertura al dialogo politico da parte di Putin, ma si deve fare ancora molto per ristabilire una condizione di calma nel Paese.

Impostazioni privacy