Ucraina, bombe sull’acciaieria Azovstal: l’odissea di Zaporizhzhia

Le forze russe continuano gli attacchi nella zona di Mariupol e sganciano bombe verso l’acciaieria ma anche altrove. Esplosioni anche a Belgrod durante quella che, secondo Kiev, è un’avanzata in direzione del Bug meridionale, il secondo fiume più importante del Paese.

I russi sganciano bombe verso l'acciaieria ucraina
Bombardamenti verso l’Ucraina – Nanopress.it

Siamo nel 68esimo giorno del conflitto fra Russia e Ucraina e quest’ultima denuncia l’offensiva contro l’acciaieria di Azovstal, a Mariupol, anche mentre venivano evacuati i civili. Le operazioni per mettere in salvo i civili dalla città riprenderanno, si spera senza intoppi, di sicuro però le forze russe non cessano il loro avanzamento nell’Ucraina meridionale, seppure abbastanza lentamente.

I russi continuano l’avanzata

Secondo la capitale ucraina, l’obiettivo di Putin è raggiungere il Bug meridionale, il quale sfocia nel Mar Nero, al fine di raggiungere il confine amministrativo della regione di Kherson per occuparlo. I militari ucraini sostengono che i russi cercano ‘debolezze’ nella loro difesa in quella zona.

Il governatore riferisce di forti esplosioni anche nel territorio di Belgrod, situata a nord del Paese, fortunatamente senza nessun danno né ferito.

L’odissea di Zaporizhzhia

Per quanto riguarda l’acciaieria di Azovstal, particolarmente martoriata in questi giorni, sono riprese da poco le operazioni di evacuazione dei civili ma le fonti ucraine sostengono che ci sia la necessità di almeno altre due operazioni per poter mettere in salvo tutti.

Nella città di Zaporizhzhia si attende il convoglio che dal porto ucraino sul Mar d’Azov, attualmente occupato dalle forze russe, porterà i primi civili, che provengono dalle acciaierie nel quale sono stati nascosti per due mesi.

Zaporizhzhia è una delle città ancora sotto il controllo ucraino, si trova nel sud del Paese e sta vivendo l’odissea degli evacuati che dai bunker sotterranei delle acciaierie cercano la salvezza. I furgoni e i bus con i civili devono superare 17 posti di blocco e affrontare un’ora e mezzo di viaggio in tempi infiniti che arrivano fino ai 5 giorni.

Acciaieria di Azovstal
L’acciaieria di Azovstal – Nanopress.it

Fondamentale l’aiuto di Nazioni Unite e della Croce Rossa per portare in salvo queste persone, composte principalmente da donne, bambini e anziani.

Le forze russe sfruttano i passaggi di tali convogli per spostare i carri armati contemporaneamente e non essere bersaglio dell’artiglieria ucraina dal momento che ci sono civili presenti in zona. Infatti, se i cannoni ucraini attaccassero rispondendo al fuoco, ucciderebbero quasi sicuramente queste persone.

Gli sfollati, arrivati nel punto di raccolta a Zaporizhzhia, raccontano di colpi d’artiglieria sparati mentre si lascia la zona occupata dai russi, i quali per confondere le idee, agiscono da dietro le colline per far incolpare i militari ucraini.

I danni alle forze militari russe

I russi hanno impiegato in questo conflitto circa il 65% della loro forza di combattimento terrestre, è quello che riferisce l’Intelligence britannica e probabilmente un quarto è ormai ”inefficace”.

Londra sostiene che l’affaticamento e il logoramento coinvolga anche le unità più avanzate e sofisticate dell’esercito russo e che ci vorranno tantissimi anni per poter ricreare queste forze.

 

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