Uccise la fidanzata con 57 coltellate, il giudice gli concede i domiciliari perché “obeso e iper fumatore”

Nel 2017 Dimitri Fricano accoltellò a morte la fidanzata, Erika Preti, dopo un banale litigio, mentre si trovavano in vacanza in Sardegna. 

Erika Preti
Erika Preti – Nanopress.it

 

La ragazza – che aveva 25 anni – venne raggiunta da 57 coltellate, inferte con un coltello per tagliare il pane. Inizialmente Dimitri Fricano raccontò di una rapina finita male, ma un mese dopo il delitto confessò di aver ucciso la fidanzata. Pare che quel giorno Erika lo avesse rimproverato perché stava facendo cadere delle briciole di pane. Bastò questo a scatenare la furia omicida del killer, che nell’aprile del 2022 è stato condannato a 30 anni di carcere. Al momento ne ha scontati sei.

Il killer di Erika Preti ai domiciliari

Condannato a 30 anni di carcere per aver ucciso la fidanzata, Erika Preti – 25 anni – qualche giorno fa Dimitri Fricano ha ottenuto gli arresti domiciliari. Il killer, che oggi ha 35 anni, è accusato di aver ucciso la vittima al culmine di una banale lite. Il giudice del Tribunale di sorveglianza di Torino ha concesso a Fricano gli arresti domiciliari perché gravemente obeso e iperfumatore.

Secondo il giudice le condizioni del 35enne di Biella sono incompatibili con il regime detentivo. «A causa della condizione di grande obeso, pur disponendo di una carrozzina per gli spostamenti, non riesce ad accedere ai servizi per le barriere architettoniche esistenti e per le difficoltà connesse alla possibilità di spostarsi con detto ausilio»

si legge nella sentenza. Fricano è tornato a casa dei suoi genitori a Biella.

Una decisione che non hanno “gradito” i genitori della vittima. Il papà di Erika, Fabrizio Preti, raggiunto da La Stampa, ha dichiarato: “Sapevo che non avrebbe scontato 30 anni di carcere, ma sei sono davvero troppo pochi”.

L’omicidio di Erika Preti

L’11 giugno del 2017 Dimitri Fricano uccise la fidanzata con 57 coltellate. A scatenare l’omicidio pare fosse stato un rimprovero della vittima, che aveva richiamato il compagno perché stava facendo troppe briciole. Con il coltello con cui stava tagliando il pane, il 35enne uccise Erika, simulando poi una rapina. Un mese dopo l’omicidio si presentò in Questura e confessò di averla uccisa.

I due stavano trascorrendo una settimana di vacanza in un appartamento di proprietà di una coppia di amici in località Lu Fraili, a San Teodoro, nella provincia di Olbia-Tempio. Fino a quel momento pare che nella coppia non vi fossero stati particolari dissapori. Nulla comunque che facesse presagire quanto – di lì a poco – sarebbe avvenuto.

 

 

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