Trump, nuovo schiaffo: perde anche i Midterm in Alaska e processo in vista

Donald Trump sta attraversando un momento davvero complicato e se soltanto qualche settimana fa sembrava potesse raggiungere la maggioranza al Congresso, la realtà ha prospettato tutt’altro scenario. Ora per il tycoon si aggiunge la sconfitta dell’Alaska dove la leader democratica l’ha spuntata sulla leader repubblicana.

Mary Peltola
Mary Peltola – Nanopress.it

Ma non si tratta soltanto di questo perché in queste ore l’ex presidente a stelle e strisce è stato avvisato dalla Corte Suprema degli Stati Uniti del fatto che dovrà consegnare le sue dichiarazioni dei redditi e  anche quelle dei suoi tre figli per l’accusa di frode fiscale. Uno scenario che riflette la realtà dei fatti che invece, durante la campagna elettorale, è stata plasmata a piacimento del tycoon.

Midterm Usa Trump e la sconfitta in Alaska

I Midterm Usa dovevano essere una vittoria schiacciante per l’ex presidente degli Stati Uniti ma ciò che si ha prospettato a Trump è stato qualcosa di completamente differente. Se, per quanto riguarda la Camera, i repubblicani hanno ottenuto la maggioranza, il Senato è sembrato inizialmente in bilico ma alla fine ha trionfato Biden.

La campagna elettorale è stata estremamente differente: Trump ha investito in essa denaro e tempo che ha sicuramente regalato voti al tycoon. I suoi sostenitori, soprattutto le fasce della destra più estrema, hanno compiuto negli ultimi mesi atti violenti nei confronti dei democratici e dei loro esponenti. Basti pensare a ciò che è successo a Paul Pelosi il marito di Nancy che ha subito un tentato omicidio dove il malvivente ha infierito su di lui con un martello.

È emerso poi che si trattava di un’esponente maga e di un complottista che voleva in realtà uccidere la speaker Pelosi. Biden invece ha iniziato la sua campagna elettorale in sordina e ciò non è piaciuto ai suoi stessi elettori. Inizialmente il presidente degli Stati Uniti ha deciso di non parlare di economia e di inflazione e l’aver lasciato da parte il lato commerciale non ha avuto il risultato sperato.

Il presidente Usa temeva che la discussione in ambito economico fosse utilizzata poi come arma dai repubblicani per additare come i responsabili dell’aumento dei prezzi e dell’inflazione i dem. Tutto ciò in realtà è stato causato dal post pandemia e dalle situazioni attuali nate dalle dinamiche che prendono forma dal conflitto in Ucraina.

Dopo i primi spogli elettorali dei Midterm si è evidenziata la maggioranza repubblicana alla Camera ma il Senato è rimasto in mano al presidente Biden. Una sconfitta durissima per il tycoon che ora ha ricevuto l’ennesimo schiaffo in queste elezioni di metà mandato. La causa è la vittoria in Alaska della leader democratica. La dem Mary Peltola ha vinto nelle elezioni un seggio alla Camera in Alaska battendo l’ex governatrice dello Stato e l’ex candidata a vice presidente repubblicana Sarah Palin.

Il processo per frode

Non è l’unica novità che emerge e che va a colpire direttamente l’ex presidente degli Stati Uniti Trump. L’imprenditore è stato accusato di frode e nella fattispecie di aver gonfiato i bilanci delle sue azienda in modo da ottenere dalle banche prestiti agevolati. Sono anni ormai che Trump evita di fornire pubblicamente le sue dichiarazioni dei redditi e questa volta invece dovrà fornirle dal 2015 al 2020. Con lui sono imputati anche i suoi tre figli.

Il processo è in programma per ottobre 2023, momento in cui sarà già presente Trump insieme ai democratici alla Camera e questo potrebbe cambiare l’esito del processo.  Nonostante ciò il fatto che le documentazione sarà resa pubblica è qualcosa che spaventa molto a quanto pare l’ex presidente dato che, fino ad un ora, si era opposto categoricamente a fornire le proprie intimazioni fiscali.

Trump e Palin
Donald Trump e Sarah Palin – Nanopress.it

Un ribaltone in negativo per Trump, che deve salutare i sogni di gloria per ora ma sembra che anche le elezioni 2024 siano a rischio dato l’andazzo. Conoscendo il leader repubblicano non si darà per vinto tanto facilmente e sta già alzando un polverone contro l’immigrazione aggressiva voluta sostanzialmente dalla sinistra. A quanto pare il leader dei maga non intende mollare il colpo.

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