Truffe cellulare: come difendersi dai servizi automatici in abbonamento non richiesti

Truffa cellulare

Come difendersi dai servizi automatici in abbonamento, una delle truffe su cellulare più comuni? Stiamo parlando di quelle truffe per cui, dal nulla, vi arriva un sms che annuncia un abbonamento a un sito che offre servizi o pseudo tali. Abbonamento non richiesto ma estorto in modo truffaldino.
Navigando sul web con lo smartphone, infatti, può capitare di cliccare per sbaglio su un pop-up o su una delle pubblicità aggressive che invadono lo schermo. Basta un clic, anche per chiudere (o meglio: con cui si pensa di chiudere) un pop-up, che ci si abbona a servizi truffaldini. Nemmeno tempo di accorgersene, che il credito viene prosciugato. Questi abbonamenti truffa sul cellulare possono costare dai 5 ai 7 euro alla settimana.

A lanciare l’allarme anche la polizia di stato online, sulla sua pagina Facebook.

Come fare per difendersi? Come prevenzione, è possibile contattare gli operatori telefonici chiedendo di usufruire dei servizi di “barring sms”. Un modo per difendersi da tante altre truffe tramite cellulare.

Il problema vero, però, è che una volta attivato l’abbonamento, non sempre l’operatore telefonico restituisce il denaro. La prima cosa da fare quando si riceve il messaggio che avvisa dell’abbonamento effettuato è contattare il proprio operatore per disattivarlo: i link per disattivarlo contenuti nel messaggio stesso del fornitore del servizio sono quasi sempre fasulli. L’operatore disattiverà l’abbonamento senza problemi ma, appunto, non sempre vi restituirà il maltolto. In questo caso non vi resta che fare ricorso tramite il Corecom.

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