Trovato ad Agrigento un sarcofago durante gli scavi per la fognatura

Ritrovamento archeologico ad Agrigento, nell’area di Villaggio Peruzzo. Trovato un sarcofago durante gli scavi per la fognatura.

Sarcofago, foto archivio
Sarcofago, foto archivio – Nanopress.it

 

La scoperta del sarcofago (databile al IV sec. a.C) risale allo scorso giugno, come riporta nella giornata odierna dal sito Agrigento Notizie. Il ritrovamento, avvenuto durante i lavori sulla condotta fognaria e le nuove reti di depuratori della costa di Agrigento,  è stato tenuto in questi mesi in riserbo. L’area del ritrovamento è quella di Villaggio Peruzzo, che insieme alla zona di San Leone si conferma ricca di testimonianze archeologiche. Una volta effettuati tutti gli studi sui reperti e terminate le operazioni di restauro, la Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento organizzerà una mostra per presentare tutti i ritrovamenti.

Agrigento, trovato un sarcofago durante uno scavo per la fognatura

Una scoperta fino a questo momento tenuta in segreto. Ad Agrigento, il sarcofago era stato trovato lo scorso giugno. Rinvenuto durante gli scavi per i lavori fognari della zona di Villaggio Peruzzo, poi sul posto si erano recati gli archeologi che hanno bloccato i lavori alla fognatura per dare inizio a quelli di scavo e ricerca alla presenza del servizio di sorveglianza prescritta dalla Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento di Vincenzo Rinaldi.

Il sarcofago, di terracotta e con coperchio a spioventi, al suo interno conteneva parti di uno scheletro di un adulto – al momento non se ne conosce il sesso -. Gli strati di argilla provenienti dal fiume Akragas avrebbero secondo gli esperti danneggiato la sepoltura e i resti umani; lo scheletro e le parti del sepolcro rimaste intatte lasciano presumere che il morto fosse di corporatura robusta e molto alto.

Sambuca di Sicilia, corredi funerari dal parco della Valle dei Templi di Agrigento
Sambuca di Sicilia, corredi funerari dal parco della Valle dei Templi di Agrigento – Nanopress.it

 

Insieme al sarcofago sono stati ritrovati in totale 15 vasetti del corredo funerario. Unguentari, brocche, pissidi con coperchio.

Esposizione del sarcofago nell’ambito di una mostra della Soprintendenza

Lo scavo è stato condotto dagli archeologi per rimuovere detriti e terra attorno al sarcofago, successivamente è stata effettuata la documentazione di tutti i reperti sia grafica che fotografica. Le anfore e i vasi sono stati prelevati dagli studiosi e adesso si trovano al laboratorio di restauro. Alla Soprintendenza di Agrigento si sono svolte in questi mesi le delicate fasi di pulizia e restauro, ma anche il sepolcro è stato smontato e trasferito al laboratorio per la pulitura e la ricomposizione.

Secondo gli studi effettuati negli ultimi mesi dagli archeologi, pare che il sarcofago sia databile al IV secolo a.C., mentre sono ancora in corso le analisi sul contenuto dei vasi ritrovati nella fossa. La Soprintendenza al termine di tutte queste operazioni di studio, restauro e datazione, ha in programma una mostra per presentare tutti i ritrovamenti.

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