Toyota è razzista, pagherà 20 milioni agli afroamericani

Toyota accusata di razzismo

Secondo l’agenzia del Governo degli Stati Uniti sul controllo del credito, la Consumer Financial Protection Bureau, la Toyota Motor Credit, ovvero l’azienda finanziaria che si occupa del piano finanziario della casa automobilistica, avrebbe discriminato gli afroamericani, concedendo a queste persone tassi di interesse meno favorevoli. L’azienda nipponica è stata condannata ad una multa salatissima.

Toyota, leader del settore della realizzazione di auto, è stata accusata di razzismo dal Governo Americano, il quale ha precisato che la finanziaria della casa automobilistica giapponese, la Toyota Motor Credit, avrebbe cambiato i tassi d’interesse in relazione all’etnia del cliente. Uno scandalo sociale oltre che finanziario.

La società asiatica ha voluto subito smentire, parlando di errore involontario ma poi ha negoziato la multa milionaria che dovrà pagare per questo spiacevole “errore”. Nello specifico, secondo i dati raccolti dalla agenzia americana per il controllo del credito, la finanziaria di Toyota applicava tassi più alti, e quindi meno favorevoli, ai clienti afroamericani e, alcuni, residenti nella zona del pacifico.

Adesso, per mettere tutte le cose a posto, Toyota dovrà rimborsare tutti i clienti che sono stati “derubati” e “insultati” attraverso questo sistema di “razzismo finanziario“. L’azienda ha già istituito un fondo per quasi 20 milioni di dollari, ossia la somma totale che dovrà restituire ai clienti. L’amministratore del fondo dovrà mettersi alla ricerca dei clienti “truffati” e rimborsarli, scusandosi per l’inconveniente.

Un brutto colpo per la società giapponese, da sempre vicina ai clienti. In questo periodo il settore automobilistico è sotto la lente di ingrandimento dopo i fatti dello scandalo Volkswagen e ogni piccolo errore o furbata non viene perdonata.

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