Terremoto L’Aquila, la commemorazione dopo 14 anni dal sisma

Sono passati già 14 anni, ma sembra ieri: il terremoto colpì in modo terribile L’Aquila e l’Abruzzo, provocando la morte di più di 300 persone e migliaia e migliaia di sfollati. Oggi, 6 aprile si ricorda la tragedia.

Il palazzo del governo crollato a L'Aquila
Il palazzo del governo crollato a L’Aquila – Nanopress.it

Il 6 aprile 2009 la terra ha tremato duramente a L’Aquila e in 56 comuni vicini, nonché in mezza Italia, che avvertì concretamente la scossa di terremoto.

Il sisma de L’Aquila è stato uno dei più tragici degli ultimi 20 anni e oggi, a 14 anni di distanza, si commemorano nella città che per anni è rimasta “fantasma” le vittime di quella notte di primavera.

Il terremoto a L’Aquila: una città rasa al suolo

È stato classificato come il sesto sisma più distruttivo del secolo scorso nel nostro Paese, il terremoto che si è scatenato la notte del 6 aprile 2009, alle 3:32.

Un vigile del fuoco disperato dopo aver trovato una vittima tra le macerie
Un vigile del fuoco disperato dopo aver trovato una vittima tra le macerie – Nanopress.it

Un momento che nessuno degli abitanti della capitale abruzzese, né tutti coloro che han no subito gravi danni in tutti i comuni vicini, dimenticheranno facilmente.

Sono passati 14 anni oggi e ancora l’eco di quella tragedia è vivo tra le strade della città, nelle case ricostruite degli abitanti e in chi un tetto ancora non l’ha recuperato.

Lo sciame sismico che partì dopo la scossa principale, quella appunto avvertita alle 3:32 di notte, ha terrorizzato tutta la popolazione cittadina e limitrofa e, purtroppo, le vittime furono davvero tante.

La scossa fu talmente forte da essere stata avvertita anche nelle regioni limitrofe, in tutto il centro sud.

Morirono 309 persone sotto le macerie e 1500 furono i feriti, 100mila gli sfollati che persero le proprie case con danni assurdi e ancora oggi insormontabili.

I danni causati ammontano a più di 10 miliardi di euro, secondo le stime effettuate quell’anno ma anche negli anni a venire.

Oltre alle migliaia di case e palazzi dichiarati inagibili, danni gravissimi sono stati causati al patrimonio artistico della città de L’Aquila.

In tanti anni, per fortuna, tante cose sono cambiate, tanti palazzi ricostruiti e di certo più sicuri.

Dopo anni, il centro storico del L’Aquila è tornato in vita anche se, nonostante tutto, la maggior parte degli edifici è ancora disabitata.

Nessuno può dimenticare il dramma causato da quel terremoto purtroppo incancellabile dalla storia italiana e, come ogni anno infatti, oggi è la giornata dedicata alla commemorazione delle vittime che purtroppo non ce l’hanno fatta.

Le iniziative previste

Ieri, 5 aprile, sono iniziate le commemorazioni per ricordare il dramma del terremoto de L’Aquila.

Infatti, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme al Presidente del Senato, Ignazio La Russa, hanno partecipato alla Messa nella chiesa di Santa Maria del Suffraggio, che divenne nota a causa del crollo proprio in diretta tv.

In seguito, sono state letti i nomi delle 309 vittime del terremoto e poi, per commemorarle, c’è stato un concerto di musica classica chiamato “Tempo di musica e preghiera per le vittime del 6 aprile 2009”.

Questa mattina, 6 aprile, il sindaco Biondi parteciperà a un momento di riflessione e depositerà i fiori di fronte all’ex casa dello studente in via XX Settembre, in ricordo di Antonietta Centofanti, una delle persone più attive nelle iniziative per ricordare la tragedia e zia di uno degli studenti che morirono nel crollo.

Alle 10:30, presso il cimitero de L’Aquila ci sarà un’altra deposizione, a cura dell’associazione nazionale della Polizia di Stato, che ha organizzato anche una fanfara della Polizia alle 11.30, all’Auditorium del Parco.

Gli studenti e i cittadini, poi, sono stati tutti invitati al Parco della Memoria, dove si terrà un incontro per ricordare le vittime del terremoto.

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