Tasse universitarie: Pavia le cancella a un terzo degli studenti

Università Pavia

(Immagine di F125d licenza CC senza modifiche)

Le tasse universitarie a Pavia verranno cancellate a un terzo degli studenti del prossimo anno. Una buona notizia per tre ragazzi su dieci. Il merito è del consiglio di amministrazione dell’Università di Pavia, che ha approvato un nuovo modello contributivo che prevede un taglio netto alle tasse per circa un terzo degli studenti. Precisamente, gli esoneri totali ammonteranno al 30,3%, mentre il numero di studenti che potranno beneficiare di tale riduzione delle tasse universitarie sarà pari al 38,5%

La scelta di Pavia di ridurre sensibilmente le tasse universitarie, garantendo per il prossimo anno accademico la percentuale degli esoneri al 30% degli iscritti, pone la città lombarda in una posizione di rilievo rispetto a tutti altri atenei della regione. Si tratta a tutti gli effetti di una piccola rivoluzione: con le modifiche annunciate, 6281 studenti potranno godere di un’esenzione totale della retta, 7985 avranno delle riduzioni e 6456 invece subiranno un aumento.

Le tasse universitarie all’Università di Pavia svaniranno per tutti coloro che presenteranno un Isee inferiore ai 23mila euro, mentre per Isee inferiori ai 72mila euro saranno previste delle riduzioni delle tasse universitarie.

A proposito di questa rivoluzione del piano contributivo degli studenti universitari, Fabio Rugge, rettore dell’università di Pavia, ha dichiarato: ‘Abbiamo deciso spingere verso l’alto il punto di incontro tra inclusione e merito. Dall’anno prossimo, quasi un terzo dei nostri studenti, in base al reddito, non pagherà più i contributi universitari. È una scelta coraggiosa e impegnativa che rende ancora più accessibile il nostro ateneo. È questa la nostra idea di università: aperta e prestigiosa, basata su una ricerca di punta e un insegnamento di qualità’.

La decisione dell’ateneo pavese di ridurre nettamente le tasse universitarie è un’azione di risposta a un’indicazione della Legge di stabilità che chiede a ogni singola università la riduzione dei contributi per gli studenti più svantaggiati economicamente, nonché la tutela di quelli fuoricorso. Una manovra simile (ma con riduzioni decisamente meno importanti) è stata approvata anche all’Università Statale di Milano, lo scorso marzo.

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