Tari 2017: calcolo e scadenze per il pagamento della Tassa dei rifiuti

TARI 2017

Andiamo a scoprire come funziona la Tari 2017: le scadenze del saldo, non prima però di aver visto chi deve pagare e come. Il mese di dicembre, oltre a essere un periodo già carico di spese in vista delle festività natalizie, sarà per alcune città anche il momento per pagare il saldo della Tassa sui rifiuti. La Tari, ovvero la sigla che definisce l’imposta comunale sui rifiuti, è stata introdotta nel 2014 e ha mandato in pensione le vecchie Tares e Tarsu. E’ un onere che spetta a tutti i cittadini che posseggono locali che possono produrre rifiuti (proprietari o meno). Vediamo le scadenze del saldo Tari 2017 a Milano, Roma, Torino, Firenze e Bologna. Ma prima vediamo come si calcola e come si paga.

Cos’è la Tari

Prima di scoprire chi deve pagare, come si calcola e come si paga, è importante sapere cos’è la Tari: è la Tassa sui rifiuti che è stata introdotta in Italia, nel 2014, e affligge tutti quei cittadini che producono appunto rifiuti urbani. La condizione fondamentale per il pagamento della Tari è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, passibili di produrre rifiuti urbani. La Tari 2017 deve essere pagata al Comune di residenza dagli inquilini, indipendentemente dal fatto che siano proprietari o affittuari.

Tari 2017: chi deve pagare

La Tari 2017 chi deve pagarla? Come accennato poc’anzi, è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Questa è la definizione generale, esistono però alcune situazioni che vanno opportunamente chiarite. Ad esempio in caso di pluralità di possessori o di detentori, ‘essi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria’. In caso invece di detenzione temporanea per un periodo non superiore a sei mesi nel corso dello stesso anno solare, la Tari deve essere pagata solo dal possessore dei locali e delle aree di cui è proprietario o di cui ha usufrutto, uso, abitazione o superficie.

Tari 2017: come si calcola

Come si calcola la Tari 2017? Per il conteggio della Tassa sui rifiuti si considerano le superfici dichiarate o accertate in occasione dei precedenti prelievi sui rifiuti. La Tari 2017 è composta da una parte fissa e di una variabile. La prima è costituita dalle varie voci di costo del servizio di igiene urbana (ammortamenti e investimenti, pulizia della strade), la seconda invece copre i costi del servizio rifiuti integrato (raccolta, trasporto, riciclo e smaltimento) e varia in base alla quantità di rifiuti presumibilmente prodotti dal componente o dai componenti del nucleo familiare.

Come si paga la Tari 2017? E’ possibile pagare la Tassa sui rifiuti con il tradizionale modello F24 oppure con bollettini postali specifici, già precompilati e che arrivano a casa ai cittadini coinvolti, insieme alla cartella di pagamento. Sono indicate anche le singole scadenze di ogni rata.

Tari 2017: Milano

Dopo aver ricevuto l’avviso di pagamento dagli uffici del Comune di Milano, è possibile scegliere di pagare la Tari 2017 in due rate oppure in un’unica soluzione. Ecco di seguito le scadenze:

In due rate:

– Prima rata entro il 31 luglio 2017;

– Seconda rata entro il 31 ottobre 2017.

In un’unica rata:

– Entro il 30 settembre 2017.

ESENZIONE:

Sono state individuate alcune categorie di cittadini svantaggiate, che sono esonerate dal pagamento della Tari 2017:

Nullatenenti o persone in condizioni di accertato grave disagio economico;

– I soggetti con reddito ‘non superiore alle soglie massime di esenzione fissate dall’art. 4 del d.lgs. 29.4.1998 n. 124 e limitatamente ai locali direttamente adibiti ad unica abitazione principale e con l’esclusione di quelli subaffittati’.

Per ottenere l’esenzione dal pagamento della Tari 2017, è necessario presentare la domanda, corredata di opportuna documentazione accertante lo stato economico.

RIDUZIONI E AGEVOLAZIONI:

Sono inoltre previste delle riduzioni per il pagamento della Tari 2017:

Esiste una riduzione del 30% della Tari 2017 in due casi:

– Abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo, non superiore a 183 giorni nell’anno solare;

– Fabbricati rurali ad uso abitativo.

Esiste anche una riduzione del 25% della Tari 2017, per i nuclei famigliari composti da 4 o più componenti che vivono in una casa non più grande di 120 metri quadri. In questo caso l’agevolazione viene applicata d’ufficio, senza bisogno di presentare alcuna dichiarazione.

Esiste infine una riduzione del 10% della Tari 2017, fino a un massimo di 15 euro, nei seguenti casi:

– Nuclei famigliari composti da 2 persone di cui una ultra 75enne alla data del primo gennaio dell’anno di riferimento;

– Nuclei famigliari composti da 2 o 3 persone, di cui un adulto e 1 o 2 minorenni, in un alloggio di superficie non superiore a 80 metri quadri.

Tari 2017: Roma

Per la Tari 2017 a Roma, le rate sono due: il primo avviso di pagamento viene inviato dall’Ama fra maggio e giugno, mentre il secondo fra ottobre e novembre. Le scadenze non sono fisse: dal giorno in cui si riceve l’avviso si hanno 20-25 giorni a disposizione per disporre il pagamento.

ESENZIONI

Anche per Roma esistono esenzioni per il pagamento della Tari 2017. Per averne diritto bisogna soddisfare tutti e tre i requisiti che seguono:

– Non avere debiti su Tari o Tares maturati al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di applicazione dell’esenzione;

– L’immobile deve corrispondere alla propria abitazione principale;

– Avere un Isee ordinario non superiore a 6.500 euro.

Fino al 31 dicembre è possibile inviare la richiesta di esenzione dalla Tari 2017 al Comune di Roma, direttamente online nella sezione ‘Servizi Tributari’. In alternativa si può presentare gratuitamente la richiesta di esenzione ai Caf convenzionati con il Comune di Roma.

RIDUZIONI

Infine esistono delle riduzioni per la Tari 2017 anche per il Comune di Roma:

Riduzione del 50% della quota fissa della tariffa se il primo cassonetto è distante dall’immobile più di mille metri. Nel caso di strade private o non aperte al pubblico transito, la distanza viene calcolata facendo riferimento all’accesso più vicino al punto di raccolta;

– In caso di interruzione del servizio, in modo continuativo per oltre trenta giorni, si può richiedere una riduzione pari a un dodicesimo della quota variabile della tariffa per ogni mese d’interruzione;

– Per gli immobili a disposizione di clienti in altri Comuni o in altri immobili all’interno del territorio del Comune di Roma è prevista la riduzione del 50% della quota variabile della tariffa.

Tari 2017: Torino

Le scadenze per la Tari 2017 a Torino sono le seguenti:

30 aprile e 31 maggio 2017: acconto che sarà calcolato applicando il 40% delle tariffe Tari 2016;

11 dicembre 2017: saldo.

Tari 2017: Firenze

Le scadenze per la Tari 2017 a Firenze sono le seguenti:

30 aprile e 31 luglio: acconto per un importo pari ai due terzi della tassa relativa all’anno precedente;

31 ottobre: saldo.

Tari 2017: Bologna

Le scadenze per la Tari 2017 a Bologna sono le seguenti:

16 maggio 2017: prima rata;

30 novembre 2017: seconda rata.

Tari gonfiata dai Comuni

Tari gonfiata

La Tari 2017 ha generato non poche polemiche: molti cittadini infatti, sono stati costretti a pagare importi gonfiati a causa di errori di calcolo sulla tassa dei rifiuti da parte dei Comuni. In certi casi si è arrivati addirittura a una cifra pari al doppio del dovuto. In caso di pagamento di Tari gonfiata dal Comune, i cittadini hanno ovviamente diritto al rimborso di quanto pagato in eccesso, tuttavia ciò non è stato sufficiente a placare il disappunto dei cittadini coinvolti. Per sapere come fare il calcolo e chiedere il rimborso della Tari gonfiata cliccate qui.

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