Superlega, Perez: “Così salviamo il calcio in un momento critico”

È arrivata ieri, lunedì 19 aprile, la notizia della nascita della Superlega Europea, una nuova competizione che coinvolgerà 20 club, tra cui tre italiani: Juventus, Milan e Inter. Secondo quanto emerso, i club fissi, cosiddetti Fondatori, saranno 15, mentre altri 5 saranno selezionati ogni anno in base ai risultati conseguiti nella stagione precedente.

Le polemiche intorno alla Superlega e le parole di Perez

La notizia della nascita della Superlega, però, ha generato diverse polemiche. Il primo a rispondere ad esse è Florentino Perez, numero 1 del Real Madrid e della competizione, che difende fermamente il progetto. “Non lo faccio per salvare il Real, ma per salvare il calcio. Questo sport è in un momento critico, quello che stiamo facendo è solo per il bene del pallone” ha detto Perez in un’intervista a Chiringuito Tv.

Inoltre, il numero 1 della Superlega ha attaccato la Uefa: “Ceferin non può insultare come ha fatto con Agnelli, è impresentabile”.

Infatti, ieri sera, il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, ha detto: “Tutti i Governi sono con noi, tutti i tifosi, tutti i media”. E ha aggiunto che la nascita della Superlega sarebbe un “tentativo di destabilizzare il nostro sport da parte di un gruppo ristretto di individui”.

Laghrari: “Siamo pronti a parlare con la Uefa”

Durante l’intervista, Perez ha spiegato che i giovani hanno perso interesse nel calcio, e che quindi lo sport deve evolversi: “Ci saranno più soldi per tutti. Il pallone deve adattarsi ai tempi, il pubblico diminuisce. E con la pandemia, siamo tutti rovinati. Abbiamo capito che dobbiamo cambiare qualcosa per rendere questo sport più attrattivo per tutti”. Inoltre, ha anche aggiunto che i giocatori che prenderanno parte alla Superlega “sono tranquilli”, perché avranno alcun divieto di giocare con la Nazionale.

La Super League può partire anche tra cinque mesi” ha detto Anas Laghrari, segretario generale della Superlega. “Siamo pronti a sederci e parlare con la Uefa. Le loro minacce di esclusione non sono comunque legali”.

E ha aggiunto: “Non sarà una lega chiusa. Un quarto delle squadre sarà rinnovata ogni anno. Vogliamo creare il miglior calcio, abbiamo il desiderio di organizzare una competizione che tutti vogliono vedere, che fa sognare la gente, i giovani per rinnovare un calcio che è entrato nella follia dei trasferimenti e dei soldi”.

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