Studente muore dopo aver mangiato un piatto di pasta cucinato da giorni

Uno studente di 20 anni è morto nel sonno dopo aver mangiato un piatto di pasta che aveva lasciato sul piano di lavoro della cucina per cinque giorni. Il ventenne belga è rimasto vittima di una grave forma di intossicazione alimentare dovuta a Bacillus cereus (Bacillo Cereo), ossia un batterio patogeno che produce tossine che causano un’intossicazione alimentare simile a quella provocata dallo Stafilococco.

Uno studente di Bruxelles, in Belgio, noto solo come AJ, è morto dopo aver mangiato una ciotola di pasta che aveva lasciato sul banco della cucina per cinque giorni.

Gli avanzi di pasta cucinata 5 giorni prima

Il ventenne si è sentito male dopo aver mangiato degli avanzi di spaghetti che erano stati cucinati cinque giorni prima e conservati a temperatura ambiente.

Sentendosi stanco, subito dopo aver mangiato, il ragazzo aveva deciso di andare a dormire. Ed è nel suo letto che il mattino seguente è stato trovato morto dai suoi genitori, sconvolti per l’accaduto.

Cosa è successo allo studente

L’incidente è avvenuto nell’ottobre del 2008. Il ragazzo, tornato a casa da scuola, ha riscaldato gli spaghetti trovati sul ripiano della cucina nel forno a microonde, li ha mangiati e poi è andato a fare sport.

Dopo neanche mezz’ora è tornato a casa soffrendo di mal di testa, dolori addominali e nausea. Ha vomitato per diverse ore ed è andato in bagno due volte prima di addormentarsi, stanchissimo, verso mezzanotte. Pensando a una normale intossicazione alimentare, il giovane aveva semplicemente bevuto molta acqua, senza prendere medicine.

I genitori si sono accorti della tragedia solo il giorno dopo, quando sono andati a chiamare il figlio, preoccupati che non si fosse ancora alzato per andare al college.

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Avvelenato dagli spaghetti andati a male

Il corpo senza vita del giovane uomo è stato poi sottoposto ad autopsia, che ha rivelato che il giovane è morto improvvisamente per avvelenamento da cibo causato dal batterio Bacillus Cereus. Le tossine generate dal batterio erano talmente elevate che il fegato del giovane è stato compromesso fino alla morte.

Anche un campione del cibo mangiato dal ragazzo è stata analizzata. Il laboratorio nazionale di riferimento per le epidemie di origine alimentare ha confermato che gli spaghetti erano contaminati con “quantità significative” di B.cereus, sebbene non ne fosse presente nella salsa originaria usata per condire la pasta.

Il caso, che è anche apparso sul Journal of Clinical Microbiology degli Stati Uniti, spiegava come i batteri dannosi abbiano distrutto il fegato di AJ.

Prevenire è meglio che curare

Molte persone mangiano cibi cotti da uno o due giorni e stanno bene ma occorre sempre fare attenzione al cibo lasciato fuori dal frigo per tante ore, o diversi giorni. Perché dopo un certo periodo non è più salubre e commestibile, anzi può causare seri problemi di salute e addirittura la morte. Quindi ricordate: se il cibo è stato cotto da diversi giorni e ha un odore strano, è sempre meglio non consumarlo.

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