Stop al tetto sugli stipendi per i lavoratori del ponte sullo Stretto

Il decreto “Asset e investimenti” ha eliminato il limite massimo degli stipendi per coloro che lavoreranno al ponte sullo Stretto di Messina, ed è polemica.

Modellino del ponte sullo Stretto
Modellino del ponte sullo Stretto – Nanopress.it

Le opposizioni, specialmente Italia Viva capeggiata da Renzi che all’epoca da presidente del Consiglio aveva imposto il tesso massimo di 240mila euro di compenso, tuonano contro la decisione del governo Meloni che lunedì approderà in Consiglio dei ministri. Per farla semplice, si richiede di eliminare questo tetto per poter affidare a personale qualificato e capace, uno dei progetti infrastrutturali più importanti del nostro Paese, di cui i primi cenni storici circa la possibile realizzazione risalgono addirittura all’epoca dell’Unità d’Italia. Il ponte sullo Stretto nasce dalla necessità di creare una struttura stabile che unisca la Sicilia e la Calabria, in particolare le città toccate saranno Messina e Villa San Giovanni, frazione di Reggio Calabria. Se costruito con un’unica campata, sarebbe il ponte sospeso più lungo del mondo, primato che attualmente appartiene al ponte del Dardanelli in Turchia. Il governo Meloni, in seguito alla definitiva approvazione del decreto che riguarda il progetto, ha riavviato l’iter che però attende ancora i finanziamenti necessari per realizzare il complesso, dal costo totale stimato in 15 miliardi di euro.

Stipendi per i lavoratori del ponte di Messina: stop al tetto massimo

Il governo Meloni ha deciso, tramite un decreto ad hoc, che il tetto degli stipendi deve essere eliminato, per quanto riguarda i manager della Ponte sullo Stretto, la società che si occuperà di realizzare il complesso di strutture che finalmente dopo tantissime peripezie, uniranno la Sicilia e la Calabria.

Da sempre di parla del ponte sullo Stretto e tante sono state le proposte, anche alternative, per unire Messina e Villa San Giovanni, i due punti toccati dal ponte. Ora finalmente il progetto sembra davvero concretizzarsi ma in questo articolo vogliamo porre l’attenzione su un argomento che oggi sta creando polemica.

La giornata odierna infatti è importante per seguire le questioni legate alla realizzazione del ponte, con il decreto “Asset e investimenti” in effetti, il governo ha intenzione di discutere il prossimo lunedì durante il Cdm, della cancellazione del limite massimo previsto per i compensi dei dirigenti pubblici, introdotto proprio dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, quando era presidente del Consigilio.

Oggi il suo schieramento è uno dei primi a commentare con sdegno questa notizia ma in generale tutte le opposizioni sono insorte ed Elly Schlein ha parlato di governo indecente, dicendo: “Sostengono che i salari non si fanno per legge, eppure tolgono il tetto massimo ai salari sopra i 240mila euro mentre affossano il limite minimo che chiediamo per non scendere sotto i 9 euro all’ora”.

Commenti negativi anche da Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva: “Il governo metta le risorse sull’opera e non sullo stipendio dei manager. Viste le capacità di Salvini, il ponte non si farà e l’unica cosa che rimarrà di questa storia saranno le paghe d’oro alla società. Il tetto va mantenuto, è illogico toglierlo”.

A occuparsi del progetto che in tanti sognano di veder realizzato da tempo, sarà la società Stretto di Messina Spa e ricordiamo le motivazioni portate dal governo per giustificare il mettere mano al tetto massimo, infatti come previsto per legge la ditta deve servirsi di personale distaccato da Anas e da Rfi, assumendo quindi personale esterno. È di fondamentale importanza che questa persone dotate di competenze ingegneristiche, legali ed economiche, siano le migliori e vengano pagate il giusto perché la sfida venga gestita la meglio.

Il decreto riguarda unicamente il personale dipendente della società, è quanto si apprende da fonti vicine alla stessa.

La polemica

All’articolo 1 del provvedimento si legge che alla società non verrà imposto il tetto limite degli stipendi di 240mila euro per: titolari, amministratori, componenti degli organi di controllo, dirigenti e dipendenti. Questo è stato imposto nel 2016 e utilizzato nell’ambito di altre opere infrastrutturali pubbliche.

Fra le opposizioni è scoppiata la polemica, addirittura Angelo Bonelli di Europa Verde ha avuto parole molto pesanti con cui si è rivolto direttamente a Giorgia Meloni dicendo che dovrebbe vergognarsi perché togliere il tetto è un insulto agli italiani. “Salvini guida una lobby, sta trasformando il progetto in una mangiatoia di Stato” ha detto scatenando l’ira della Lega e a rincarare la dose ci ha pensato anche Arturo Scotto del Pd: “Ciascuno ha le sue priorità come sempre”.

Angelo Bonelli
Angelo Bonelli – Nanopress.it

C’è stato così un botta e risposta proprio con Bonelli, in cui il deputato della Lega Anastasio Carrà ha esortato il collega, esponente di Avs a parlare delle vicende di Soumahoro invece che attaccare costantemente Salvini: “Non perde occasione per attaccare chi ha sbloccato il Paese e sta contribuendo alla sua crescita, anche con un intervento importante come questo ponte, che è fondamentale per Sicilia e Calabria”.

Anche Agostino Santillo è intervenuto. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera ha riassunto l’operato del governo in poche parole: “Sostegni alle famiglie per il carovita no, rdc no, provvedimenti per abbassare il prezzo della benzina nemmeno, solo favoritismi verso la classe dirigente, ovvero verso chi già ha”.

“Con questo decreto si alimentano solo fratture e risentimento sociale. La maggioranza sta soffiando sul fuoco del malcontento sociale”, queste le parole di Daniela Ruffino di Azione ma anche il riassunto della realtà dei fatti, ovvero un governo che nella maggior parte dei casi viene contestato per decisioni prese forse per far del bene al popolo ma con conseguenze disastrose per i più bisognosi.

Ma continua a testa alta Giorgia Meloni e con lei anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. C’è da dire che il progetto, in cantiere da anni, vedrà la luce proprio grazie a loro che stanno davvero mettendo nero su bianco il da farsi. Il leader della Lega ha parlato oggi in aula di una giornata storica, ipotizzando che i lavori potrebbero iniziare già dall’anno prossimo.

Il progetto

Il ponte sullo Stretto di Messina è davvero un’opera ingegneristica ambiziosa: un ponte sospeso a campata unica, lungo poco più di 3 chilometri e alto 65 metri in modo da consentire il passaggio di navi di grandi dimensioni.

Sarà dotato di 6 corsie stradali e due binari ferroviari e che – aggiunge Salvini – darà più di 100mila posti di lavoro. Durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi ha parlato anche del tema della sicurezza, in primo piano, intervento che possiamo riassumere con un passaggio in particolare: “È il ponte più studiato al mondo”.

Matto Salvini
Matto Salvini – Nanopress.it

Fra l’altro abbiamo parlato di costi, ma il ministro ha detto che l’opera si ripagherà velocemente poiché il mancato collegamento diretto fra le due regioni (e con l’Europa per quanto riguarda la Sicilia) costa ogni anno al nostro Paese 6 miliardi di euro.

Era il 26 gennaio quando aveva dichiarato pubblicamente il periodo di inizio dei lavori, poi il 16 marzo è arrivata la riattivazione della società concessionaria Stretto di Messina Spa e il riavvio della procedura di progettazione. Il 24 maggio il Senato ha approvato il decreto contenenti disposizioni urgenti per la realizzazione, dando di fatto il via libera alle attività di pianificazione e progettazione del ponte prendendo in considerazione l’ultimo progetto fatto nel 2011.

Verificato per resistere ai terremoti più intensi e dall’impalcatura pensata per rimanere perfettamente stabile a venti fino a oltre 200 chilometri orari, il ponte presenta una campata di 3.300 metri, larga 60.

L’infrastruttura garantisce il transito di 6.000 veicoli l’ora, 200 treni al giorno e grandi navi. Ci sono 4 corsie per il traffico stradale (2 per ogni senso di marcia), 2 corsie di emergenza e 2 binari ferroviari. L’impalcato è aerodinamico e molto solido così come l’intera struttura totalmente in acciaio e calcestruzzo. Questi particolari sono importantissimi tenendo in considerazione che l’area dello stretto è interessata da un sistema di faglie che sono responsabili di terremoti anche molto intensi.

Nel 1993 il ponte, che verrà realizzato entro l’estate del 2024, è stato progettato dall’ingegnere inglese specializzato del settore, William Brown, che ha firmato tantissimi ponti sospesi in ogni parte del mondo e nel 2004, un anno prima della morte, ha ottenuto una riconoscimento importante per i risultati ottenuti durante la sua carriera di progettista di ponti.

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