Stefano Cucchi, testimone rivela: ‘Non si reggeva in piedi’

++ Cucchi: nuovo teste, Stefano non si reggeva in piedi ++

C’è un nuovo testimone nel processo bis per la morte di Stefano Cucchi, al via il 13 ottobre a carico di cinque Carabinieri. A dichiararlo è il legale della famiglia, l’avvocato Fabio Anselmo, nel corso di una conferenza stampa. Secondo il legale questa deposizione sarebbe importante “perché ci descrive uno Stefano particolarmente in difficoltà fisiche, aggrappato alle sbarre che non riesce a reggersi in piedi, altro che lesioni dolose lievi”. Davanti ai giornalisti, insieme alla sorella Ilaria Cucchi e al senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani al Senato, l’avvocato ha sottolineato il passaggio cruciale che avrà la nuova testimonianza in vista del nuovo procedimento. “Stavolta avremo giustizia”, ha aggiunto la sorella Ilaria.

Il nuovo teste è importante perché potrebbe dimostrare il clima “in cui era costretto a vivere chi era depositario di una verità diversa da quella cosiddetta ufficiale. Non ha parlato perché era in carcere, a Regina Coeli”, ha spiegato l’avvocato Anselmo.

[npleggi id=”https://www.nanopress.it/cronaca/2017/02/14/stefano-cucchi-storia-di-uningiustizia-di-stato/28929/” testo=”Stefano Cucchi, storia di un’ingiustizia di Stato”]

Nella sua deposizione, ha poi aggiunto, parla “di uno Stefano che non si reggeva in piedi con buona pace di coloro, periti compresi, che parlavano di lesioni dolose lievi”.

Per questo, ha concluso, “sarà un processo che potrà dimostrare a me e a tutti noi che la giustizia può essere davvero giusta e uguale per tutti. Questa volta l’imputato non sarà Stefano Cucchi, ma sarà un processo serio per la verità. Pensiamo a quanti Stefano Cucchi non hanno avuto questa possibilità”.

Il concetto è stato ribadito da Ilaria Cucchi in conferenza stampa. “Questa volta non sarà Stefano a essere sotto processo”, ha dichiarato. La conferenza è stata l’occasione per presentare la terza edizione di “Corri con Stefano“, memorial dedicato al fratello. “Sarà una festa, abbiamo scelto il primo ottobre, la data di nascita di Stefano e non quella della morte – ha spiegato – perché vogliamo ricordarlo con il sorriso sulle labbra”. L’appuntamento è per domenica al Parco degli Acquedotti, dove Stefano fu fermato nove anni fa.

“È la prima volta che io sono così positiva e serena, se di serenità si può parlare, proprio perché siamo in una fase completamente diversa da quella che ci stiamo lasciando alle spalle”, ha aggiunto in un’intervista ad Articolo 31.

“Il 13 ottobre inizierà il cosiddetto processo bis per la morte di mio fratello e questa volta sarà un processo che farà in modo che in quelle aule di giustizia possa entrare la verità”.

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