Sbarchi: dopo la tbc scatta l’allarme vaiolo, ma è solo varicella


In seguito agli sbarchi dei migranti in Italia, si era diffuso l’allarme vaiolo, dopo quello relativo alla tbc. Ma è solo varicella. La Marina militare ha tratto in salvo 396 migranti, portandoli sulla costa nelle acque del Canale di Sicilia. Un militare, fra coloro che sono impegnati nell’operazione Mare Nostrum, si sarebbe avvicinato ad un uomo malato. Subito sono scattate le misure di sicurezza. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che il vaiolo rientra fra quelle patologie infettive che sono comprese nel regolamento sanitario internazionale dell’OMS.

Il paziente è stato isolato a bordo e sono state attivate varie procedure, per arrivare alla diagnosi del caso. In particolare si è cercato di innalzare il livello di tutela sia per i cittadini italiani che per la salute dei migranti stessi. In effetti il fenomeno è molto preoccupante, perché nei giorni scorsi anche altri agenti delle forze dell’ordine sarebbero stati contagiati da stranieri affetti da tubercolosi.

Il Ministero della Salute, comunque, ha rassicurato. Secondo gli esperti si sarebbe potuto trattare semplicemente di varicella e quindi non ci sarebbero rischi gravi di contagio. Da Catania è partito un elicottero, per trasportare l’uomo a terra e sottoporlo ad analisi più precise. In seguito allo svolgimento di questi esami, è stato confermato proprio che si tratta di varicella. Lo ha certificato l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma.

Lo stesso Ministero è intervenuto sulla vicenda, affermando che tutto si è concluso per il meglio. Sarebbero andate a buon fine le operazioni che prevedono un accordo fra il Ministero della Salute e quello della Difesa, che prevede la presenza a bordo delle unità navali Mare Nostrum, di personale sanitario, per sorvegliare e identificare i casi di malattie infettive.

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