Saman Abbas: dissotterrata la salma trovata nel casolare

È stata dissotterrata la salma che si presume appartenga a Saman Abbas, la 18enne pachistana uccisa a Novellara.

Il luogo del ritrovamento del cadavere
Il luogo del ritrovamento del cadavere – Nanopress.it

La giovane è morta nel 2021 per mano della sua famiglia dopo aver rifiutato un matrimonio combinato. Solo pochi giorni fa lo zio Danish, esecutore materiale del delitto, ha condotto le forze dell’ordine a cercare il corpo mai trovato, in un casolare diroccato nei pressi dell’azienda agricola degli Abbas.

Dissotterrato il presunto cadavere di Saman Abbas

Ormai se ne parla moltissimo perché il caso di Saman Abbas ha avuto un’importante svolta dopo la confessione dello zio Danish, che convinto da un Imam nel carcere dove sta scontando la sua pena, avrebbe confessato il luogo dove ha nascosto la salma.

L’uomo ha ucciso la nipote con l’aiuto dei cugini della giovane e con il consenso dei genitori, che non potevano sopportare il disonore gettato sulla famiglia dopo l’ennesimo matrimonio combinato alla quale Saman si era opposta.

Sono stati mesi di indagini molto intense in cui i Carabinieri si sono serviti di mezzi sofisticati e cani molecolari per cercare il cadavere della 18enne, tuttavia non c’era stato finora nessun risultato, nemmeno dopo una presunta confessione del cugino Ikram che aveva riferito a un compagno di cella che il corpo era stato gettato nel Po.

Ora quella pista si scopre essere falsa perché molto probabilmente la verità è quella raccontata da Danish e in queste ore si attende la conferma che il cadavere dissotterrato sia proprio quello della pachistana.

Le operazioni di estrazione

Dopo quanto riferito dall’uomo, gli investigatori che stanno lavorando al caso si sono portati subito sul luogo indicato, ovvero un vecchio casolare abbandonato che si trova nei pressi dell’azienda agricola degli Abbas, nelle campagne di Novellara.

Effettivamente, in una cavità è stato trovato un corpo ma era a una profondità considerevole.

Dopo aver atteso il via libera da parte dell’autorità giudiziaria si è potuto procedere con l’estrazione della salma ma quest’operazione non è stata affatto semplice.

Inizialmente infatti si pensava che il corpo fosse in un sacco, elemento che avrebbe facilitato l’estrazione, invece è stato calato intero nel buco dove è sceso in profondità, tanto da richiedere l’intervento di alcuni archeologi per estrarlo in sicurezza, poiché le sollecitazioni avrebbero potuto causare il crollo del casale che ha un tetto molto diroccato.

La struttura infatti è davvero fatiscente e l’anatomopatologa forense Cristina Cattaneo e l’archeologo Dominic Salsarola, si sono avvalsi di strumentazioni specifiche per analizzare anche il terreno.

Sotto uno strato di detriti e macerie che si sono accumulati con il tempo, a tre metri di profondità, c’era un corpo in avanzato stato di decomposizione e dopo 4 giorni di lavoro, finalmente dopo le 22 di ieri sera, è stato dissotterrato e caricato su un mezzo della Croce Verde.

Carabinieri nei pressi del rudere
Carabinieri nei pressi del rudere – Nanopress.it

I resti umani saranno trasferiti all’Università di Milano dove avverranno gli accertamenti del medico legale.

Nelle scorse ore è emerso un altro dettaglio importante, infatti la Procura ha aperto una seconda inchiesta a carico di ignoti, dopo la prima in cui sono già a processo 5 persone, fra cui una è ancora latitante, ovvero la madre Nazia.

Il nuovo fascicolo servirà per approfondire se ci sono stati altri complici, anche sulla base dei risultati che si avranno dalle analisi svolte nel rudere.

Durante gli scavi sono stati infatti trovati alcuni oggetti che verranno analizzati dai Ris di Parma, fra cui un mozzicone di sigaretti, due bottiglie e alcuni brandelli di tessuto.

 

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