Saipem crolla a Piazza Affari dopo la revisione della guidance per il 2014

Brutte notizie in arrivo per gli azionisti Saipem: gli analisti della Societe Generale in un report odierno hanno emesso un downgrade abbassando il loro rating a sell (vendere) dal precedente hold (mantenere). Il target price dell’azione è stato indicato a 12,3 euro. Saipem prosegue la discesa a Piazza Affari. Il titolo della controllata di Eni, dopo aver lasciato martedì 28 ottobre sul parterre quasi 6 punti percentuali, nei primi scambi mostra una flessione di oltre il 3,5% a 13 euro. A pesare la revisione della guidance per l’intero 2014. L’obiettivo di ricavi a circa 13 miliardi di euro è stato confermato, mentre le stime su utile e Ebit sono state abbassate nella parte bassa della forchetta precedente.

Nel dettaglio i profitti a fine 2014 dovrebbero attestarsi a 280 milioni di euro (280-330 milioni il range precedente), mentre il risultato operativo è ora visto a 600 milioni (600-700 milioni forchetta precedente). Inoltre la guidance sul debito netto, indicata in precedenza tra 4,2 miliardi e 4,5 miliardi di euro, è stata rivista al rialzo a 4,7 miliardi.

Saipem taglia le stime su utile e Ebit per il 2014 e il mercato punisce severamente il titolo. Dopo un paio di sospensioni al ribasso, l’azione della controllata di Eni mostra un tonfo di circa l’8% a 13,17 euro. A scatenare le vendite in Borsa è soprattutto la revisione della guidance per l’intero esercizio. L’obiettivo di ricavi a circa 13 miliardi di euro è stato confermato, mentre le stime su utile e Ebit sono state abbassate nella parte bassa della forchetta precedente. Nel dettaglio i profitti a fine 2014 dovrebbero attestarsi a 280 milioni di euro (280-330 milioni il range precedente), mentre il risultato operativo è ora visto a 600 milioni (600-700 milioni forchetta precedente). Inoltre la guidance sul debito netto, indicata in precedenza tra 4,2 miliardi e 4,5 miliardi di euro, è stata rivista al rialzo a 4,7 miliardi.

Il 2014 si conferma un anno di transizione e le difficoltà iniziali sono state esacerbate dalle difficili condizioni di mercato deterioratesi progressivamente nel corso dell’anno, con un impatto sulle tempistiche delle rinegoziazioni dei contratti a bassa marginalità“, si legge nella nota di Saipem. Il gruppo di San Donato Milanese ha pubblicato anche i conti dei primi nove mesi del 2014, che ha visto il ritorno all’utile per 212 milioni di euro contro il rosso di 229 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi della controllata di Eni sono aumentati del 9,1% a 9,47 miliardi di euro, mentre l’Ebit è salito a 443 milioni rispetto ai -14 milioni di un anno fa.

Nel solo terzo trimestre del 2014 i profitti si sono attestati a 76 milioni di euro, in calo dai 101 milioni dello stesso trimestre dell’anno scorso. Nel periodo luglio-settembre l’Ebit è sceso a 150 milioni dai 211 milioni di un anno fa. L’indebitamento finanziario al 30 settembre ammonta a 5,13 miliardi di euro, in aumento di 370 milioni rispetto a fine 2013. Nel terzo trimestre Saipem ha acquisito nuovi ordini per 1,85 miliardi di euro, in crescita dagli 1,36 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Il portafoglio ordini della controllata di Eni a fine settembre ammonta a 22,56 miliardi di euro, di cui 2,58 miliardi da realizzarsi nel 2014.


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