Roma, Ryiadh e Busan sono le tre città candidate per l’Expo 2030: la decisione a novembre

Sono ufficialmente tre le città in lizza per ospitare l’Expo 2030. Si tratta di Busan in Corea del Sud, Ryiadh in Arabia Saudita e Roma. La decisione finale avverrà il prossimo novembre, durante la 173esima Assemblea Generale dell’Organizzazione, durante la quale gli Stati che ne fanno parte voteranno a scrutinio segreto con la formula “Uno Stato, un voto”. Gli scorsi mesi di marzo e aprile gli esaminatori del Bie si sono recati nei Paesi desiderosi di ospitare l’Esposizione Universale 2030, valutandone vari aspetti, tra cui il riutilizzo delle strutture e le motivazioni dietro la scelta di candidarsi.

Roma
Skyline di Roma – Nanopress.it

Il prossimo novembre si saprà quale città ospiterà il prossimo Expo 2030. In lizza sono rimaste solo tre città, ovvero Ryiadh in Arabia Saudita, Busan in Corea del Sud e Roma. Il tema scelto dalla Capitale per l’organizzazione dell’Esposizione Universale è “Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione”. L’Expo si terrà dal 1° maggio al 31 ottobre 2030. Nei mesi scorsi, per la precisione a marzo e aprile, membri del Bie si sono recati presso i Paesi intenzionati a candidarsi a ospitare l’importante evento, valutandone i diversi aspetti in termini sia di riutilizzo delle strutture che si costruiranno, sia per quanto concerne le motivazioni dietro alla scelta. La decisione finale verrà presa il prossimo novembre, durante l’Assemblea Generale, con gli Stati membri che voteranno in segretezza, dando un voto solo per un Paese.

Expo 2030, Roma, Ryiadh e Busan in lizza. A novembre l’esito

Se l’Italia ha basato il suo tema sul rapporto tra persone e territorio, Busan, in Corea, punta invece direttamente su come rendere il nostro futuro più positivo e a misura d’uomo, e ha scelto come tema “Trasformare il nostro mondo, navigare verso un futuro migliore”. anche nel suo caso, le date rimarrebbero sempre dal 1° maggio al 31 ottobre.

Busan Corea
Busan in Corea del Sud – Nanopress.it

La terza finalista in gara, Ryiadh, strizza invece l’occhio all’innovazione, pur con attenzione al pianeta, con il fine di migliorarlo: “L’era del cambiamento: insieme per un futuro lungimirante”. Qualora venisse scelta, l’Expo si terrebbe però dal 1° ottobre 2030 al 31 marzo 2031, slittando quindi di sei mesi rispetto alle date scelte dai due concorrenti. Nulla da fare per l’Ucraina, che aveva candidato Odessa.

Ryiadh
Ryiadh in Arabia Saudita – Nanopress.it

La scorsa edizione dell’Esposizione Universale si è tenuta dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022 a Dubai negli Emirati Arabi, con tema “Connecting Minds, Building the Future” e si è rivelata un grande successo, con più di 24 milioni di visitatori. La prossima vedrà invece protagonista Osaka, in Giappone, e si terrà nel 2025, con il tema portante “Progettare la società del futuro, Immaginare la nostra vita di domani”.

L’Esposizione Universale si tiene ogni 5 anni, con una durata massima di 6 mesi e la costruzione da parte del Paese ospitante dei padiglioni espositivi. La prima Expo si tenne nel 1851 al Crystal Palace di Londra per volere del Principe Alberto, marito della Regina Vittoria. Oggi ad organizzarla è il BIE, ovvero il Bureau International des Expositions, che funge da supporto amministrativo e culturale.

L’Italia ha consegnato ufficialmente la propria candidatura al Segretario Generale del BIE a Parigi lo scorso settembre, illustrata dal presidente del Comitato Expo Giampiero Massolo, il sottosegretario agli Esteri e il primo cittadino di Roma Roberto Gualtieri.

“Il governo è fortemente impegnato nella candidatura di Roma a ospitare l’Expo del 2030. Il nostro progetto mira ad affrontare le sfide più urgenti come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, la sostenibilità, l’inclusività e l’innovazione, nonché a trovare soluzioni per i territori in cui viviamo” aveva dichiarato lo scorso novembre il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

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