Roma Pride 2023, al via l’evento a supporto della comunità LGBTQ+

Parte oggi alle 15 da Piazza della Repubblica il Roma Pride 2023, manifestazione che celebra la comunità LGBTQ+. Attese nel centro di Roma ben 20.000 persone, che seguiranno il corteo fino ai Fori Imperiali, nel cuore della Capitale. Nei giorni scorsi la Regione Lazio ha revocato il suo patrocinio,  mentre la municipalità l’ha confermata. Per l’occasione strade chiuse e deviazioni per gli autobus. Tante le persone che stanno partecipando: “Sarà una piazza piena d’amore” dice Mario Colamarino, portavoce del Pride, tagliando le polemiche sulla manifestazione.

pride roma
Pride – Nanopress.it

È partito da quasi un’ora il corteo del Pride Roma 2023, la manifestazione a supporto della comunità LGBTQ+. La festa è iniziata da Piazza della Repubblica a Roma alle 15, e sono molte le personalità che hanno deciso di partecipare, nonostante il mancato patrocinio della Regione Lazio. Presenti all’evento anche l’ex governatore del Lazio Nicola Zingaretti e il primo cittadino dell’Urbe Roberto Gualtieri. La manifestazione è stata preceduta da molte polemiche per il supporto della comunità al cosiddetto “utero in affitto”, ovvero la possibilità da coppie etero e non di affidare la gestazione a una persona esterna.

Al via il Pride Roma 2023: la festa della comunità LGBTQ+P

Tanti i personaggi noti che stanno partecipando, a partire da Paola e Chiara, fermate con il carro di Muccassassina dalle forze dell’ordine, poi lasciate andare. Una prima volta che non fa ben sperare. Ma sono tante le personalità che si sono espresse in suo favore.

 

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“Ritirare un patrocinio che era stato stato dall’alto è irrispettoso verso le istituzioni che dovrebbero essere di tutti. Il tema della Gestazione per altri è un pretesto perché non c’è nessuna norma in Parlamento che vuole tornare alla Gestazione per altri, su questo rilanciamo e diciamo che ci sono i figli da riconoscere, il matrimonio egualitario e il tema delle adozioni.” dice Alessandro Zan, ex deputato in quota Dem.

Ma non basta, poiché sono tante le personalità che si stanno schierando a favore della comunità. “Non si tratta di essere di destra o di sinistra: la piazza oceanica di oggi, a Roma, dimostra che l’Italia è ostaggio di una destra reazionaria, illiberale e antieuropea, che non rappresenta più il Paese reale in tema di diritti e libertà civili” dice Rosario Coco di Gaynet.

“La Gpa reato universale è una pacciagliata perché per farlo ci vorrebbe la doppia incriminazione. È infattibile e incostituzionale è solo un’arma di distrazione di massa, la Gpa è già vietata nel nostro ordinamento, farlo reato universale è come quando durante il fascismo volevano estendere a tutto il codice Rocco” ha poi aggiunto Zan, riferendosi al grande nodo, ovvero la Gpa, la Gestazione per altri.

Infine, arrivano le parole di Maria Elena Boschi, che ha voluto sottolineare come se ci sono 9oggi leggi sulle unioni civili, si deve ringraziare Matteo Renzi: “Se c’è una legge sulle unioni civili lo si deve al Governo Renzi che ha avuto il coraggio di mettere la fiducia su quella legge e approvarla. C’è però ancora molto da fare sul tema dei diritti, sul piano educativo”.

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