Roma, cadavere a pezzi nel cassonetto: chi è Maurizio Diotallevi che ha confessato l’omicidio della sorella

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Chi è Maurizio Diotallevi, l’omicida della sorella Nicoletta Diotallevi, il cui corpo è stato trovato a pezzi in diversi cassonetti dell’immondizia del quartiere Parioli di Roma? L’uomo, che ha ammesso il delitto della donna, è stato incastrato dalle telecamere di sorveglianza della zona, che lo hanno ripreso mentre si sbarazzava dei poveri resti della sorella in un cassonetto di viale Maresciallo Pilsudsky, con la quale condivideva lo stesso tetto in via Guido Reni. Prima di confessare l’atroce delitto il 62enne ha provato a fornire versioni contrastanti, da subito ritenute poco convincenti dagli inquirenti. Tra i due c’era un rapporto burrascoso, dovuto a problemi economici.

Chi è Maurizio Diotallevi
Si definisce “consulente per il web e social marketing di piccole/micro imprese e professionisti, appassionato per l’innovazione digitale” Maurizio Diotallevi, l’uomo che ha confessato di aver fatto a pezzi il corpo della sorella con cui conviveva per poi occultarlo in diversi cassonetti dell’immondizia ai Parioli, quartiere ‘bene’ di Roma.

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Ed in effetti il 62enne, nato a Roma e divorziato, era molto attivo sui social network e sul sito Emmedicom, blog attraverso il quale si proponeva come consulente esterno per le imprese alla ricerca di progetti di marketing digitale. Secondo quanto riportato sui suoi profili, l’uomo ha studiato Scienze Politiche, ha frequentato l’Ecole Europeenne Uccle di Bruxelles, ha un passato come funzionario commerciale di Bt Italia, team manager di Poste Mobile, consulente commerciale di Vodafone.

Donna fatta a pezzi: fratello ripreso da telecamere con sacco

L’uomo condivideva la casa di famiglia con la sorella nubile, con la quale aveva frequenti litigi, pare di natura economica. I due convivevano da anni, e talvolta, per rientrare delle spese, subaffittavano una stanza della casa a studenti. Maurizio Diotallevi, incastrato dalle telecamere, dopo essere stato condotto in questura è stato sottoposto ad interrogatorio dal pm titolare dell’indagine. Dinanzi al magistrato, il Diotallevi ha ammesso di essere l’autore dell’omicidio e del tentativo di occultamento del cadavere, ma ha negato la possibilità che l’omicidio sia nato in seguito a motivi economici, mentre ha affermato che il delitto sarebbe avvenuto per motivi familiari.

Diotallevi è ora in carcere, in stato di fermo. Sui social, i suoi ultimi post sono stati presi d’assalto con commenti molto duri, insulti e minacce di morte.

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