Rita Rusic su Pieraccioni: ‘Il successo l’ha cambiato, il suo addio come 100 coltellate’

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Davvero niente male le dichiarazioni rilasciate da Rita Rusic su Pieraccioni nel corso della trasmissione radiofonica Io Le Donne Non Le Capisco, in onda sulle frequenze dell’emittente romana Radio Radio. La produttrice cinematografica, 55 anni portati splendidamente, ha infatti raccontato con dovizia di particolari gli esordi dell’attore comico toscano, che lei stessa lanciò nel mondo del cinema dopo aver letto quasi casualmente un suo copione, e la successiva rottura del loro rapporto professionale che le provocò molto dolore.

Pieraccioni faceva l’impiegato alle poste ed era senza soldi‘, ha svelato Rita Rusic ai microfoni delle due conduttrici Luigia Luciani e Sonia D’Agostino, ‘Poi un giorno mentre ero a Firenze con il mio ex marito (Vittorio Cecchi Gori, ndr) per la campagna elettorale in vista delle politiche del ’94, mi ha portato un copione che è rimasto a lungo sulla mia scrivania. Dopo 8 mesi ho preso questo copione scritto in maniera scomposta ma l’idea era molto bella e fresca (la Rusic non l’ha specificato ma presumibilmente doveva trattarsi del copione del film I Laureati, ndr), ho chiamato un grande sceneggiatore esperto di comici toscani (Giovanni Veronesi, ndr), gli ho chiesto di riscriverlo e mi ha detto di sì‘.

Il racconto della Rusic è proseguito con la descrizione del suo esilarante primo incontro con Leonardo Pieraccioni: ‘Gli ho detto di venire nel mio ufficio, era giugno ed era vestito con una pesante giacca di velluto: grondava sudore mentre io ero vestita tutta di chiffon! Gli dissi che volevo fare con lui tre contratti, tre film. Li è partito tutto. Era un entusiasta‘.

Rita Rusic e Pieraccioni realizzarono insieme tre pellicole che sbancarono i botteghini italiani: il già citato I Laureati nel ’95, Il Ciclone nel ’96 e Fuochi d’artificio nel ’97. Sembrava un connubio destinato a durare molto a lungo, ma la burrascosa interruzione dei rapporti personali e professionali tra la produttrice e Vittorio Cecchi Gori separò anche i destini della Rusic e di Leonardo Pieraccioni. Con tanti rimpianti da parte di lei.

Leonardo è cambiato, è uno di quelli che il successo l’ha cambiato. Peccato perché io lo adoravo, ho pianto per lui. Ricordo ancora quando mi disse che non poteva più parlarmi perché Vittorio lo aveva minacciato dicendogli che se continuava ad avere rapporti con me gli avrebbe cancellato i contratti. Accadde nel salone di casa mia, io avevo il telefono in mano mentre le lacrime mi scendevano veloci e copiose. Fu un immenso dolore, come 100 coltellate tutte insieme, perché lo consideravo come mio figlio, artisticamente parlando. E pensare che lo avevo conosciuto quando non era nessuno, nonostante si vedeva che aveva grandi capacità e potenzialità, altrimenti non sarebbe venuto fuori. Insieme abbiamo fatto un bel percorso‘.

Rita Rusic ha poi annunciato il suo primo film come regista che si intitolerà I Giorni del Vento, ispirato a una storia realmente accaduta nella sua famiglia, nell’Istria, sul finire della Seconda Guerra Mondiale. Tra gli sceneggiatori c’è anche Umberto Contarello, che ha firmato tra gli altri anche lo script di La Grande Bellezza.

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