Rimini: fotografa bambine in spiaggia e rischia il linciaggio

Rimini

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Si trovava sulla spiaggia di Rimini, in Emilia Romagna, e qualcuno si è accorto che con il telefono con cui faceva finta di conversare, in realtà, fotografava di nascosto le bambine che giocavano a riva o sulla spiaggia. Subito accerchiato, l’uomo, un sessantunenne della provincia di Vicenza, ha rischiato di essere linciato dalla folla inferocita. Poi è intervenuta la capitaneria di porto che ha provveduto ad allertare gli uomini della polizia che lo hanno subito fermato. Nel suo telefonino sono state trovate oltre 200 foto di bambine che giocavano in riva al mare, in acqua o sulla sabbia.

L’uomo fingeva di parlare al telefono mentre usava una microcamera per fotografare le bambine sulla spiaggia di Rimini.

Alcuni genitori in spiaggia con la famiglia e le loro bambine, intorno alle 11 del mattino del 20 agosto si sono accorti che l’uomo si avvicinava alle bambine a riva, ma sembrava indifferente, poi osservandolo meglio si sono accorti che era tutto indaffarato a fotografate di nascosto le piccole mentre giocavano in spiaggia. Teneva in mano il cellulare mantenendolo lungo la gamba e facendo finta di niente. Ma in realtà inquadrava le bimbe con la fotocamera del dispositivo e scattava loro delle foto senza che se ne accorgessero.

Insospettiti dal suo comportamento anomalo, i genitori l’hanno prima tenuto d’occhio, poi quando hanno capito cosa stava accadendo lo hanno accerchiato. Il presunto pedofilo 61enne ha rischiato il linciaggio, è stato ‘salvato’ dagli uomini della capitaneria di porto, che hanno allertato la Polizia, giunta in pochi minuti sul posto.

Alla perquisizione, il presunto pedofilo, poi denunciato per molestie, aveva nel telefonino più di 200 fotografie di bambine ritratte sulla spiaggia, in riva al mare o mentre fanno il bagno in acqua.

Verso l’uomo è scattato anche l’allontanamento dalla città, ossia il foglio di via da Rimini, già firmato dal Questore. Dalle prime indagini è infatti emerso che il 61enne vicentino aveva acquistato foto pedopornografiche anche online.

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