Rigori tirati scivolando: i calciatori che lo hanno fatto

Sassuolo   Milan

Rigori tirati scivolando. Rigori che non sarebbero validi. Rigori che costano una Champions League. Rigori comici. Il dischetto può tradire, far fare brutta figura. E non solo quando il portiere avversario intuisce la traiettoria. Perché in quel caso si può parlare anche di bravura del numero uno. Quando ti ritrovi a undici metri dalla gioia, puoi inciampare, scivolare, salvarti o finire all’inferno. Ecco una carrellata dei rigori tirati con scivolone.

Neymar

Neymar è un fenomeno. Brasiliano, i suoi giochetti fanno impazzire i fan e le difese avversarie. Ma pure il sudamericano del Barcellona è incappato nella scivolata dal dischetto. E nel giorno del record al Camp Nou. E’ infatti la 17esima giornata della Liga, stagione 2015/2016. I blaugrana battono 4-0 il Betis Siviglia e festeggiano le 500 presenze di Lionel Messi e le 180 reti nell’anno solare. Ma c’è l’episodio comico: Neymar sul dischetto scivola in modo davvero maldestro, mandando il pallone a stamparsi sulla traversa; a quel punto, Westermann non vuole essere da meno e, in scivolata (essì), mette la palla nella sua rete.

Adubarey

Chi conosce Adubarey, calciatore delle Maldive? Pochi, per non dire quasi nessuno. Eppure è entrato nelle cronache per un rigore tirato e segnato dopo una scivolata. E’ il mese di maggio del 2014. Si gioca Afghanistan – Maldive per le qualificazioni alla Coppa d’Asia. L’attaccante prende la rincorsa, ma scivola sotto lo guardo incredulo del portiere afgano. L’arbitro dovrebbe fermare il gioco perché il regolamento vieta a un giocatore di fermarsi mentre sta per battere il penalty. Invece, si va avanti. E Adubarey fa gol, decisivo visto che le Maldive vinceranno 8-7 contro l’Afghanistan nella serie finale dagli undici metri.

Terry

Scivolata e lacrime amare per John Terry, difensore e simbolo del Chelsea. Per i londinesi, nel 2008, è la prima finale della storia in Champions League. L’avversario è il Manchester United di Alex Ferguson. Si arriva alla lotteria dei rigori, un dentro o fuori implacabile. Il capitano del Chelsea, sul dischetto per la quinta trasformazione, avrebbe potuto regalare la Coppa ai suoi compagni dopo l’errore di Cristiano Ronaldo. Che succede, però? Terry scivola sul campo pesantissimo di Mosca e il pallone colpisce il palo. Si va dunque a oltranza, Anelka sbaglia il tiro ed è lo United ad alzare il trofeo.

Bacca

Sassuolo-Milan: Berardi ha già sbagliato dal dischetto. Ora tocca a Carlos Bacca provarci dagli undici metri. L’attaccante del Milan arriva sul pallone scivolando, la palla colpita di destro incoccia sul piede sinistro, cambia rotazione ed entra in porta. Consigli e i compagni del Sassuolo protestano con l’arbitro in modo violento, ma questi convalida. Per niente assistito dall’addizionale. La rete andava annullata perché non si può colpire due volte il pallone su un rigore. Due le ipotesi: il movimento è stato considerato uno soltanto, oppure nessuno si è accorto del pallone colpito due volte. Doveva rimanere sullo 0-0, insomma, la partita, e si doveva ripartire con una punizione per la squadra di Di Francesco.

Pazzini

E’ toccato pure a Giampaolo Pazzini subire l’onta di uno scivolone a undici metri dal portiere avversario. E’ il 3 dicembre del 2011, si gioca Inter-Udinese. I friulani vinceranno 1-0. Ma il ‘Pazzo’ ha la chance del rigore. Avvicinandosi al pallone, però, l’attaccante scivola come su una buccia di banana e tira il penalty in tribuna. I giocatori friulani esultano, Pazzini si ritrova con il sedere per terra a maledire una zolla o chissà che altro.

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