La riforma del fisco secondo la legge delega del Governo: tutto quello che c’è da sapere

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il disegno di legge delega per la riforma del sistema fiscale. Si articolerà in 10 articoli, per cui il governo dovrà adottare dei decreti di attuazione entro 18 mesi. La Lega ha disertato il Consiglio dei Ministri, criticando apertamente la riforma del Catasto.

Le linee generali della riforma del fisco

La riforma del fisco sarà basata su 4 punti fondamentali:

  • Stimolo alla crescita economica tramite una nuova strutturazione delle imposte e riduzione del carico fiscale sui fattori di produzione;
  • La razionalizzazione e semplificazione del sistema anche attraverso la riduzione degli adempimenti e l’eliminazione dei micro-tributi;
  • La progressività del sistema, come previsto nella Costituzione;
  • Il contrasto all’evasione e all’elusione fiscale.

In generale, verranno modificate Iva, Irpef, Irap, oltre la riforma del Catasto contestata dalla Lega.

La riforma dell’Iva

La riforma del fisco punta a razionalizzare l’Iva riguardo i livelli delle aliquote e la distribuzione delle basi imponibili, semplificandone la gestione e ridurne i livelli di evasione e di erosione.

Irpef e Irap

Uno degli obiettivi primari della riforma fiscale è alleggerire le imposte sul lavoro. In particolare, dovrebbe essere tagliata la fascia Irpef per il “ceto medio”, compresa tra 28mila e 55mila euro di reddito lordo annuo.

Lato imprese, si dovrebbe andare verso il superamento dell’Irap e una semplificazione dell’Ires, per alleggerire il carico fiscale.

La riforma del Catasto

Con la riforma del Catasto il Governo punta a ricercare immobili e terreni non accatastati, riconsiderando i valori di quelli esistenti in “base, ove possibile, ai valori normali espressi dal mercato”, anche introducendo meccanismi di adeguamento periodico.
La ricerca di queste informazioni durerà fino al 2026.

Sulla riforma del Catasto la Lega ha alzato il livello dello scontro politico non presentandosi in Consiglio dei Ministri. Lo strappo arriva all’indomani delle elezioni amministrative, in cui la Lega ha conseguito dei risultati deludenti.

Matteo Salvini ha così criticato le tempistiche del Governo: “Non stiamo parlando dell’oroscopo ma di una legge che riguarda il futuro degli italiani”.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha risposto nella conferenza stampa post-Consiglio dei Ministri, definendo l’assenza della Lega “un gesto serio” che dovrà essere “spiegato” da Salvini, aggiungendo che sul tema “ci saranno diverse occasioni di confronto sia in Parlamento sia in sede di preparazione dei decreti attuativi della riforma”.

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