Riforma costituzionale: come cambiano le funzioni del Senato

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Dopo aver iniziato il discorso di come sarà impostato il Senato secondo la riforma, in questa occasione approfondiamo come cambieranno le funzioni del Senato qualora dovesse essere definitivamente approvata la Riforma del Senato.

In primo luogo il Senato non sarà più chiamato a dare la fiducia al governo, per cui il rapporto fiduciario sarà soltanto tra governo e camera dei deputati. In secondo luogo, questo avrà ripercussioni sulle altre funzioni che una camera rappresentativa generalmente svolge.

Sicuramente, non essendoci più un rapporto fiduciario tra Senato e governo, il Senato non avrà neanche più il potere di indirizzare l’operato dell’esecutivo, né avrà gli stessi poteri di controllare l’operato del governo. Rimane il problema dell’esercizio della funzione legislativa. Qui il Nuovo Senato è chiamato in buona misura a dare voce alle autonomie (Regioni) all’interno dell’iter legis nazionale.

Cosa significa questo? Che laddove il Parlamento italiano produrrà e adotterà una legge, il Senato porterà, all’interno di questo procedimento di approvazione della legge, la voce delle autonomie. Ma come? Attraverso una partecipazione simile a quella che il Senato ha avuto fino a questo momento? Assolutamente no. In realtà in questo caso il Senato potrà svolgere ruoli e funzioni in parte differenziate rispetto a quelle che oggi svolge, e soprattutto possiamo dire che il Nuovo Senato potrà avere un ruolo diverso in base al tipo di legge che sarà oggetto di approvazione.

In più esistono funzioni ulteriori, ad esempio, al Senato spetterà eleggere due giudici della Corte Costituzionale, inoltre il Senato parteciperà quelle funzioni elettive che già oggi sono assegnate dalla Costituzione a questo organo.

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