Riassunto della Prima Guerra Mondiale: dall’attentato di Sarajevo all’armistizio

Il riassunto della Prima Guerra Mondiale prende le mosse dall’attentato di Sarajevo di Gavrilo Princip contro Francesco Ferdinando, erede al trono austriaco, causa scatenante del conflitto: dopo l’ultimatum dell’Austria nei confronti della Serbia e il rifiuto di quest’ultima di scendere a patti, il 28 luglio del 1914 viene emanata la dichiarazione di guerra. Da un lato l’Austria e la Germania (insieme con la Bulgaria e l’Impero ottomano), dall’altro la Russia, la Francia e l’Inghilterra, a sostegno della Serbia.

La Francia viene invasa dalla Germania, che viola la neutralità del Belgio per arrivare a Parigi: scopo dei tedeschi è quello di dare vita a una guerra di movimento breve e rapida. In realtà, le cose vanno diversamente, e la Prima Guerra Mondiale diventa una guerra di trincea.

Mentre i tedeschi avanzano in Francia, nel 1915 entra nel conflitto anche l’Italia, che il 26 aprile del 1915 con il Patto di Londra si allea in segreto con la Russia, la Francia e l’Inghilterra (la Triplice Intesa): in guerra contro l’Austria, in caso di vittoria il nostro Paese otterrà la città albanese di Valona, Trieste, l’Alto Adige, il Trentino e l’Istria. Il conflitto sul fronte italo-austriaco è particolarmente lento, e si combatte soprattutto in trincea.

Nel 1917 l’ingresso degli Stati Uniti a sostegno della Triplice Intesa cambia lo scenario, contemporaneamente al ritiro dalla guerra della Russia. Il 24 ottobre del 1917 l’Italia subisce la disfatta di Caporetto, che ha ripercussioni anche sull’economia del Paese.

Il 1918 è l’ultimo anno di guerra: il nostro esercito, guidato da Armando Diaz, conquista Trieste e Trento e giunge alla pace dopo aver firmato un armistizio con l’Austria. La conclusione ufficiale del conflitto risale all’11 novembre del 1918, data che vede la Germania stipulare l’armistizio con le forze nemiche.

Terminata la guerra, tutti i più grandi imperi esistenti fino a quel momento scompaiono: quello tedesco, quello russo, quello ottomano e quello austro-ungarico. I Paesi perdenti vengono penalizzati dalla Conferenza di Pace di Parigi, che privilegia gli interessi dell’Inghilterra e della Francia. Dallo smembramento dell’impero austro-ungarico prendono origine la Cecoslovacchia, l’Ungheria e la Jugoslavia.

Il bilancio della Prima Guerra Mondiale è, in termini di vite umane, devastante: ben nove milioni di soldati e sette milioni di civili perdono la vita a causa del devastante conflitto di inizio secolo e delle carestie da esso provocate.

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