Reintrodurre in Italia 5 festività soppresse, c’è la proposta

reintrodurre 5 festività soppresse

Una proposta contenuta in un disegno di legge di tre senatori della Südtiroler Volkspartei, il partito della minoranza di lingua tedesca, presenterebbe la reintroduzione di cinque festività degli effetti civili delle festività di San Giuseppe (19 marzo anche festa del papà), dell’Ascensione, del Corpus Domini e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (29 giugno), ora celebrati solo a Roma in quanto patroni. Oltre a queste si chiederebbe anche la reintroduzione del lunedì di Pentecoste, che come per il giorno dell’Ascensione e il Corpus Domini sarebbero una ‘feste mobile’. Di fatto l’Ascensione cade 40 giorni dopo la Pasqua, la Pentecoste cade il primo lunedì dopo 50 giorni dalla domenica di Pasqua, e il Corpus Domini 60 giorni sempre dopo il giorno dalla Pasqua di resurrezione

In sostanza cinque giorni di festa in più all’anno su tutto il territorio nazionale ed altrettanti giorni di lavoro in meno. “Si tratta di feste religiose, espressione della tradizione di fede e di cultura della comunità, tuttora festeggiate in molti Paesi europei” si legge nel disegno di legge presentato. Secondo i senatori firmatari della proposta il ritorno di queste festività soppresse sarebbe un omaggio per far celebrale le ricorrenze religiose alle persone credenti, ma anche ai non credenti che potrebbero dedicare le giornate libere dal lavoro ad altre attività di tempo libero, magari alla famiglia.
Ricordiamo che queste ricorrenze sono state festeggiate in Italia fino al 1977 e furono poi soppresse, perché, sommate ai weekend, creavano numerosi ponti vacanza riducendo notevolmente la produttività lavorativa. Da allora ne sono poi state reintrodotte due. L’epifania (6 gennaio) nel 1985 e nel 2001 la Festa della Repubblica del 2 giugno.

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