Riapertura bar e ristoranti, la bozza con le proposte delle Regioni

I presidenti delle Regioni oggi, giovedì 15 aprile, sottoporranno al Governo una proposta contenente le linee guida per le riaperture di maggio.

Secondo quanto emerso, le Regioni proporranno una riapertura dei ristoranti anche alla sera. Per farlo, occorrerà privilegiare le prenotazioni e mantenere distanze di sicurezza rigorose, ovvero “almeno 2 metri tra i clienti di tavoli diversi al chiuso e almeno 1 metro negli ambienti all’aperto”. Inoltre, si legge che appunto che, se rispettate, le misure potranno consentire le aperture sia a pranzo che a cena.  

Per il bar dalle 14 solo servizio al tavolo

Inoltre, tra le proposte delle Regioni c’è il mantenimento dell’elenco dei soggetti che hanno pranzato o cenato nel locale, almeno per 14 giorni, e l’obbligo di mascherina quando non si sta seduti al tavolo.

Per quanto riguarda, nello specifico, i bar, a partire dalle 14 sarà consentito solo il servizio al tavolo. Al banco, invece, dovrà essere assicurata una distanza di “almeno 2 metri tra i clienti”. Le Regioni, inoltre, spingeranno per privilegiare l’utilizzo degli spazi aperti, mantenendo ovviamente, come già detto, la distanza di almeno 1 metro tra i tavoli.

Nella bozza delle Regioni tornano i giornali e il gioco delle carte

Secondo quanto emerso dalla bozza, queste regole proposte dalle Regioni si applicheranno ad ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quindi: ristoranti, pizzerie, trattorie, self-service, bar, pub, gelaterie, rosticcerie e pasticcerie. Inoltre, è specificato che le regole varranno anche per tutte quelle attività “collocate nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali e per l’attività di catering”.

Inoltre, nella bozza delle Regioni si legge anche: “È consentita la messa a disposizione, possibilmente in più copie, di riviste, quotidiani e materiale informativo a favore dell’utenza per un uso comune, da consultare previa igienizzazione delle mani”. Ma non solo. Perché saranno consentite anche le “attività ludiche che prevedono l’utilizzo di materiali di cui non sia possibile garantire una puntuale e accurata disinfezione”, come ad esempio le carte da gioco.

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