Reggio Emilia, rubavano energia all’Enel per coltivare marijuana

Marijuana Fields Burned in Mexico

Avevano allestito delle serre illuminate da potenti luci per coltivare marijuana. La Finanza di Modena ha scoperto la maxi-piantagione del valore di 3 milioni di euro nelle campagne di Novellara in provincia di Reggio Emilia. Le serre erano collegate da grosse tubazioni attraverso cui veniva estratta aria calda per mantenere l’ambiente umido e consentire la crescita rapida degli arbusti. Dai vasi sono state estirpate più di 3.000 piante dalle quali sarebbero stati ricavati dai 150 ai 200 chilogrammi di prodotto finito, più di 700 bulbi pronti per essere trapiantati e oltre 18 chilogrammi di sostanza già pronta.

A portare al sequestro della maxi-piantagione le indagini iniziate lo scorso anno, che avevano portato alla scoperta di alcuni cittadini cinesi che stavano provando a spedire un grande quantitativo di marijuana. Dopo l’arresto in flagranza di reato di uno dei responsabili, J.L. cinese di anni 29, è scattata la ricerca alla piantagione. E’ così stato così individuato un casolare, apparentemente abbandonato e di proprietà di una coppia di cinesi da anni residente nella Capitale e concesso in locazione a un connazionale.

Per coltivare le piante di marijuana era stato creato un impianto di illuminazione rubando energia elettrica all’Enel. Dall’esterno del fabbricato erano infatti visibili alcuni collegamenti volanti con la rete di distribuzione a conferma anche dell’uso dell’immobile. Il personale dell’Enel è intervenuto per interrompere il collegamento attraverso cui veniva catturata illegalmente energia elettrica.

Una vera e propria organizzazione industriale in grado di coltivare, produrre e confezionare grandi quantità di marijuana. Coltivare cannabis in casa a uso personale è infatti un reato punito penalmente.

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