Ravenna, liceo artistico riconosce il congedo mestruale alle studentesse

Per usufruire dell’assenza giustificata – due giorni al mese – basterà un certificato medico che attesti la dismenorrea. 

dolori mestruali
Dolori mestruali – Nanopress.it

Nello stesso liceo emiliano è anche presente un regolamento che permette agli studenti transgender di usare un alias anziché il nome all’anagrafe.

Liceo artistico di Ravenna istituisce il congedo mestruale

Il Liceo Artistico ‘Nervi-Severini’ di Ravenna ha istituito il congedo mestruale per le studentesse che ne facciano richiesta. Il Consiglio di istituto del suddetto liceo ha approvato una delibera che riconosce alle studentesse che soffrano di dismenorrea – i dolori legati al ciclo mestruale – di poter usufruire di due giorni di assenza al mese, che però non vengono conteggiate a fine anno sul conteggio delle assenze totali.

La delibera è stata pubblicata sul sito della scuola, che potrebbe essere la prima in Italia ad attuare un provvedimento del genere. La proposta è arrivata dalle rappresentanti degli studenti e ha ottenuto 10 sì e 3 no.

Nel liceo artistico Nervi-Severini il regolamento approvato prevede che le studentesse con dismenorrea, che deve essere attestata da un certificato medico – ne basterà uno per tutto l’anno – potranno vedersi riconoscere fino a due giorni al mese come revoca al vincolo di frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, assenze che pertanto non incidono sul monte ore massimo di quelle consentite ai fini della validità dell’anno scolastico, tenendo sempre presente la necessità di dover presentare la giustificazione dei genitori, con il libretto web.

Di regola in tutti gli Istituti scolastici è prevista come deroga l’assenza dovuta a malattie certificate. Qualche settimana fa un’azienda veneta ha stabilito che le dipendenti che soffrono di endometriosi acuta potranno restare a casa senza vedersi tagliare lo stipendio.

Un alias per gli studenti transgender

Il liceo ravennate diretto dal preside, Gianluca Dradi, che è anche un docente di diritto, nonché dirigente scolastico da un decennio, ha già istituito il regolamento per il registro “Gender free”, cioè la possibilità per gli studenti transgender, che abbiano già intrapreso un percorso di transizione, di usare un alias anziché il nome all’anagrafe.

Studenti – Nanopress.it

Nel 2019, quando Dradi era alla guida di un altro liceo, sul muro della scuola apparve la scritta “Il preside è gay”. Il dirigente scolastico decise però di non intervenire, dando un esempio a chi pensava di offenderlo.

“Ciò che mi offendeva è che uno studente pensasse che dire gay fosse un’offesa. La lasciai lì come una pietra d’inciampo per l’intelligenza umana”

disse in quell’occasione.

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