Rapiti in Africa 3 Testimoni di Geova italiani e un togolese

Uomini armati hanno rapito una coppia italiana e il loro bambino, nonché un signore del Togo, appartenenti alla comunità religiosa dei Testimoni di Geova.

Uno Jihadista armato
Uno Jihadista armato . NanoPress.it

Non si hanno ancora notizie sui Testimoni di Geova rapiti

Il rapimento di queste 4 persone è avvenuto nei pressi della cittadina di Sinzina, che si trova esattamente nella parte a sud-est del Mali. A riferirlo sono state le autorità locali, che si stanno interessando del caso.

Gli inquirenti hanno detto che i rapimenti sono avvenuti alla fine di giovedì, a circa 100 chilometri dal confine con il Burkina Faso, parte di una regione dell’Africa occidentale colpita da disordini, rapimenti e conflitti attribuiti agli jihadisti armati.

“Delle persone armate fino ai denti, sono apparse a tutta velocità dentro un veicolo, e in pochi secondi hanno ‘caricato le 4 persone’, e le hanno portate in un luogo sconosciuto”. A raccontare l’accaduto un funzionario Maliano, che ha chiesto di rimanere anonimo.

Il funzionario ha raccontato che i rapiti, appunto, sono due adulti italiani e il loro bambino oltre a un togolese, ed ha aggiunto che sono tutti testimoni di Geova. “Stiamo facendo di tutto per ottenere il loro rilascio”, ha detto la persona, aggiungendo che le linee di comunicazione diplomatiche erano aperte.

La Farnesina ha poi confermato in un breve comunicato “il rapimento di tre connazionali in Mali”. Ha affermato che stava facendo “ogni sforzo” per garantire un esito positivo del caso, sottolineando, “in accordo con i familiari, la necessità di mantenere la massima discrezione”.

Negli ultimi anni molti rapimenti in Mali

In precedenza, ha affermato che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sta seguendo personalmente il caso. Diversi stranieri sono stati rapiti oltre confine in Burkina Faso negli ultimi anni. I rapimenti sono frequenti in Mali, anche se i motivi vanno da ragioni criminali a ragioni politiche.

Jihadisti armati
Jihadisti armati – NanoPress.it

Nella maggior parte dei casi, le condizioni o le circostanze del rilascio delle vittime di rapimenti non sono mai stabilite con chiarezza. Sono esattamente 10 anni che il Mali è devastato da un’insurrezione jihadista di gruppi legati ad al-Qaeda e al cosiddetto Stato Islamico. Vaste aree del paese sono in balia di una miriade di gruppi ribelli e milizie.

Migliaia di soldati e civili sono stati uccisi e centinaia di migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case a causa delle violenze che sono iniziate nella parte settentrionale del Mali, poi si sono estese in tutto il Paese fino ad arrivare alle nazioni vicine, come Burkina Faso e il Niger.

Tra i casi di rapimento più conosciuti negli ultimi tempi c’è quello del giornalista francese Olivier Dubois, in Mali da 7 anni, che nel 2021 è stato preso in ostaggio. Ad annunciare il suo rapimento, è stato proprio lui, tramite un video postato su alcuni social, il giorno 5 del mesi di maggio del 2021.

Nel video Dubois spiegava di essere stato portato via da un gruppo militare che inneggia all’Islam, e che è collegato in maniera molto stretta ad Al-Qaeda.

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