Ragazza marocchina fugge dalla famiglia e lancia un appello

Amina, ragazza marocchina di 18 anni, ha raccontato la sua storia su una piattaforma di crowdfunding chiedendo aiuto per continuare a studiare per diventare medico. La famiglia, a causa dell’eccessivo controllo, ha costretto la 18enne a scappare.

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Una persona che utilizza il computer – Nanopress.it

La ragazza, che viveva con la sua famiglia a Castelnuovo Cilento, è stata costretta a scappare a causa dell’eccessivo controllo messo in atto dalla famiglia.

La giovane, grazie al suo appello, è riuscita a raccogliere circa 4.300 euro in due giorni.

La storia della ragazza marocchina scappata dalla famiglia

Amina, 18enne di origini marocchine, ha fatto un appello su una piattaforma di crowdfunding per chiedere aiuto rispetto alla sua situazione.

La ragazza è stata, infatti, costretta a scappare di casa a causa dell’eccessivo controllo che subiva dalla sua famiglia.

Amina viveva con la madre e la sorella a Castelnuovo Cilento, provincia di Salerno. Ad un certo punto la giovane è stata costretta a scappare di casa, in quanto, quando la famiglia ha scoperto che la 18enne aveva intrapreso una relazione, ha iniziato a controllarla eccessivamente. 

A quanto pare, infatti, la madre e la sorella hanno iniziato a controllarle le uscite e il telefono, mettendo in atto azioni violente e repressive e imponendole di abbandonare gli studi dopo l’esame di maturità.

Amina però ha il sogno di diventare medico, ed è per questo che, qualche settimana fa, subito dopo l’esame di maturità, la ragazza ha fatto completamente perdere le sue tracce.

Fin quando, due giorni fa non ha pubblicato un appello di aiuto sulla piattaforma GoFoundMe, in cui ha raccontato nel dettaglio la sua storia.

Questa ha fatto il giro del web, permettendo di raccogliere circa 4.300 euro per la causa della ragazza, ossia quella di iniziare gli studi per diventare medico.

L’appello di Amina

Amina ha dunque raccontato all’interno della piattaforma di crowdfunding la sua storia nel dettaglio.

A quanto padre il padre della ragazza marocchina è morto circa 8 anni fa. La 18enne dunque viveva unicamente con la sorella e con la madre, le quali hanno scoperto che aveva una relazione tramite un conoscente e che si vestiva e si comportava come una normale “adolescente occidentale”.

A quel punto è iniziato l’incubo per Amina.

Violenza
Violenza – Nanopress.it

La madre e la sorella hanno iniziato a controllare i suoi spostamenti in modo eccessivo, ad aggredirla verbalmente e fisicamente e l’hanno anche minacciata di farle interrompere gli studi dopo il liceo.

Amina era solita ascoltare frasi del tipo:

“Hai portato disonore alla famiglia, se papà fosse ancora vivo ti avrebbe odiato, per noi sei morta”.

In realtà, le due volevano che Amina lasciasse immediatamente la scuola, ma per paura dei controlli che sarebbero potuti scaturire da un’interruzione improvvisa, le hanno permesso di terminare il suo ultimo anno di liceo. 

In ogni caso, la giovane ha deciso di non sottostare a questa situazione, scappando e lanciando un appello di aiuto.

“Ho già ottenuto la mia libertà ma per poter essere esercitata ho bisogno di avere la mia indipendenza economica. Vi chiedo con il cuore in mano di aiutare una ragazza che ha bisogno di voi”.

Scrive amina sulla piattaforma.

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