Quando sostituire le spazzole del tergicristallo: consigli per il fai da te

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Il tergicristallo è quella parte dell’auto di cui ci accorgiamo solo quando funziona male. Poiché questo accade solo quando piove, è sempre troppo tardi per rimediare al problema di un parabrezza troppo bagnato; un problema che diventa rapidamente un grave pericolo, perché la visibilità è compromessa. Si tratta di un componente soggetto ad usura. Vediamo quindi quando è necessario sostituire le spazzole del tergicristallo e come farlo.

La parte che si consuma con l’uso e col passare del tempo è la spazzola. Essa è formata da un’armatura metallica o in plastica e da un elemento di gomma, chiamato tergente. In realtà a consumarsi è solo quest’ultimo; tuttavia i ricambi in commercio comprendono l’intera spazzola.
L’usura del tergente non è dovuta solo al suo movimento sul parabrezza. Anche gli agenti atmosferici incidono molto: il sole, l’ossigeno, l’ozono, le sostanze inquinanti presenti nell’aria, la polvere, il ghiaccio, la neve, la stessa pioggia (l’acqua ha una componente di salinità, quindi corrosiva per la gomma). Per cui la spazzola si usura anche quando il tergicristallo non è attivo.

Quando procedere alla sostituzione? Mediamente una volta all’anno. Se si usa il tergicristallo in modo inappropriato, anche prima. I principali usi inappropriati sono l’azionamento per rimuovere insetti e residui di bombardamenti degli uccelli, neve, ghiaccio e sporco pesante. Bisogna ricordarsi che il tergicristallo serve solo a spostare l’acqua depositata dalla pioggia. Per tutto il resto si devono usare un panno, un detergente apposito e forza muscolare. Altrimenti la spazzola si rovinerà molto prima del previsto. Inoltre quando si pulisce il vetro è bene pulire anche il tergente, passando sotto il filo di gomma il panno imbevuto dello stesso detergente usato per il vetro; anche l’alcool va bene.

Come capire se è arrivato il momento di sostituire la spazzola? Se ne deve osservare il comportamento. Possono formarsi zone del vetro opache perché la gomma non vi passa sopra; si avvertono delle vibrazioni durante il funzionamento; restano delle righe sporche circolari; la spazzola saltella e forma delle righe rettilinee; ad alta velocità si solleva; resta un effetto velo sul vetro.
Tutti questi casi indicano che la gomma è deformata, indurita, generalmente rovinata, quindi è il momento di cambiare la spazzola.

Come si cambia la spazzola? Questa è una delle poche operazioni importanti di manutenzione dell’auto che è ancora possibile fare da soli senza particolari problemi. Può esserci qualche piccola difficoltà la prima volta, ma poi tutto fila liscio. Ricordiamoci innanzitutto che le due spazzole hanno lunghezza differente tra loro. Non vanno invertite.
Se la spazzola è del tipo a gabbia metallica (quella classica), si deve prima sollevarla e metterla in posizione rovesciata, cioè con la gomma rivolta verso l’alto. Si preme un pulsante, si spinge la spazzola verso il basso e si estrae. Per montare quella nuova, si procede al contrario. E’ importante che si senta il “click” nell’inserimento, questo ci assicura la correttezza del montaggio. Fondamentale reggere con una mano l’armatura del tergicristallo, per evitare che questo cada violentemente sul parabrezza, rovinando spazzola e vetro.

Le spazzole più moderne, di tipo flat, sono ancora più semplici da montare. Non serve sollevare l’armatura: si preme un pulsante e si estrae la spazzola vecchia; si inserisce la nuova fino a sentire uno scatto.
Se l’auto ha anche un tergilunotto, può essere necessario smontare l’intera armatura; in questo caso di solito ci sono un paio di viti da rimuovere. Tuttavia le modalità variano a seconda dei modelli.

Il kit di ricambio deve sempre essere compatibile con la propria auto, altrimenti le misure non coincideranno. Infine, indipendentemente dal luogo in cui si acquistano (negozi di ricambi, centri commerciali o stazioni di servizio), è bene scegliere spazzole di buona qualità prodotte da marche note. Certe spazzole sconosciute che costano anche un quarto delle più note, non possono avere la stessa qualità; per cui dureranno meno o puliranno molto male il vetro, creando dei rischi per la visibilità. I prodotti venduti in Europa devono essere sottoposti ad un test di omologazione la cui normativa è il regolamento UE 1008/2010.

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