Muore calciatore dilettante sul campo, il video choc

Micael Favre morto in campo

Ennesima tragedia nel mondo del calcio. L’argentina piange Micael Favre, giocatore di 24 anni, semi professionista del San Jorge de Villa Elisa, piccolo club di Entre Rios, ha perso la vita dopo due contatti subiti alla testa. Il giovane centrocampista dopo essere finito a terra una prima volta si è rialzato reagendo al primo contatto ma nella concitazione della “rissa” che si è creata ha subito un secondo colpo alla testa che lo ha steso a terra. Micael Favre è stato colto da delle convulsione e poco dopo ha perso la vita in Ospedale.

Una tragedia ha colpito il mondo del calcio, l’ennesimo morto sul campo. Questa volta, però, la vittima ha subito diversi colpi alla testa che hanno, si presume, scatenato il malessere che lo ha bloccato a terra e successivamente freddato in Ospedale. Si chiama Micael Favre e a soli 24 anni ha perso la vita sul terreno di gioco in una partita dilettantistica della Liga Departamental di Colón tra San Jorge de Villa Elisa e Defensores de Colòn.

Le cause della morte del giovane centrocampista è ricondotta a due contatti principali che hanno colpito la testa di Micael Favre: il primo contatto è avvenuto in maniera del tutto involontaria, nella concitazione del gioco Quintana, giocatore avversario, ha cercato di recuperare il pallone ma con il ginocchio ha travolto Favre che è rimasto a terra per poi rialzarsi e tentare una reazione nei confronti di Quintana. Poco dopo, sugli sviluppi del marasma che si era creato dopo quell’intervento arriva il secondo contatto alla testa di Favre. Fabio Larrosa ha colpito con un colpo il giocatore del San Jorge de Villa Elisa facendo cadere a terra il calciatore.

Dopo il secondo colpo Favre rimane a terra freddato dal giocatore avversario ed in presa a delle convulsioni che hanno subito fatto scattare l’allarme tra i giocatori e lo staff presenti sul campo. Il 24enne è stato portato quanto prima in Ospedale ma è poche ore dopo è morto. L’evento tragico ha fatto aprire subito un’inchiesta dell’AFA, l’associazione del calcio argentino.

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