Quali sono le nuove regole dell’Unione europea sulle criptovalute

L’Unione Europea ha elaborato nuove regole per le criptovalute, riconosciute come veri e propri strumenti finanziari. 

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Criptovalute – Nanopress.it

Con una decisione storica, l’Unione Europea ha riconosciuto le criptovalute come strumenti finanziari. Ciò significa che sono soggette a regolamentazione specifica, al fine di prevenire l’uso delle criptovalute per il riciclaggio di denaro o il finanziamento del terrorismo. Ecco le nuove regole in arrivo del MiCar.

Nuove regole per le criptovalute

Il nuovo regolamento Micar per le criptovalute è un regolamento globale che riguarda tutti i Paesi del mondo. L’obiettivo di questa legge è proteggere gli investitori da truffe da parte di società fraudolente.

Inoltre, mira a ridurre il numero di attività illegali legate alle criptovalute e ai suoi derivati, come i siti web di gioco d’azzardo e il riciclaggio di denaro.

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Visto che ora le criptovalute sono riconosciute come strumenti finanziari, alcune regole cambieranno ulteriormente.

Se utilizziamo le criptovalute, il nuovo regolamento MiCar apporterà alcune modifiche alle modalità di tassazione e regolamentazione.

Rappresenta, dunque, un passo importante verso un mercato più regolamentato. Le nuove regole permetteranno agli investitori capire in cosa stanno investendo e li proteggeranno dalle frodi.

Quali ambiti saranno interessati

Il regolamento sul mercato europeo dei cripto-asset (MiCAR) sarà approvato nel prossimo futuro.

L’obiettivo principale di questo regolamento è stabilire un quadro organizzato per l’emissione e l’intermediazione di cripto-asset, comunemente noti come criptovalute.

Lo scopo è quello di fornire una serie di regole chiare e definite alle attività legate a questi asset, che attualmente non sono regolamentati.

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Inoltre, l’introduzione di misure adeguate contribuirà a mitigare i rischi per gli investitori e a garantire la stabilità del sistema finanziario.

MiCAR si applicherà alle stable-coin, che sono cripto-asset che possiedono un meccanismo per mantenere il loro valore, rendendole adatte all’uso come strumento di pagamento.

Si applicherà anche alle criptovalute non garantite, che sono criptovalute senza alcun diritto conferito al detentore nei confronti dell’emittente e prive di un meccanismo di stabilizzazione.

Nuove regole per le criptovalute: asset reference toke ed e-money token

L’introduzione di asset reference token e di e-money token ha lo scopo di regolamentare progetti come quello proposto in precedenza da Facebook, che nel frattempo è stato abbandonato.

Questo progetto mirava a introdurre una valuta digitale privata che sarebbe stata legata alle valute a corso legale nei mercati più grandi, come gli Stati Uniti e l’Eurozona, attraverso i token di moneta elettronica e a un paniere di valute dei Paesi di riferimento nei mercati più piccoli mediante token di riferimento degli asset.

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Tuttavia, MiCAR non copre gli NFT che hanno caratteristiche uniche, come le opere d’arte digitali e la finanza decentralizzata.

Nel caso dei fornitori di servizi che si occupano di criptoasset, in genere, esiste una serie di regole da seguire, indipendentemente dal tipo di criptoasset trattato.

Queste regole sono influenzate dalla Direttiva MiFID, che disciplina la fornitura di servizi di investimento e include i requisiti per l’autorizzazione e le regole di condotta per i criptoasset che non sono strumenti di pagamento.

L’attuazione del MiCAR, tuttavia, non avverrà immediatamente: ci vorranno 12 mesi (o 18 mesi per alcune regole) dal momento dell’entrata in vigore del regolamento.

La criptovaluta nel Contesto Europeo

Il panorama europeo è altamente regolamentato e ciò ha un impatto significativo sulle criptovalute. L’UE ha introdotto una serie di nuove leggi che hanno avuto un effetto sull’uso delle criptovalute in Europa.

Il primo grande cambiamento è arrivato con la direttiva sui servizi di pagamento (PSD2), che è stata implementata nel gennaio 2018.

Bitcoin
Bitcoin, la prima criptovaluta – Nanopress.it

Questa direttiva ha apportato modifiche al modo in cui operano le banche, introducendo maggiori requisiti di trasparenza per i clienti e consentendo a terzi di accedere ai dati dei clienti tramite API (interfacce di programmazione dell’applicazione).

Consente, inoltre, ai consumatori di utilizzare i propri conti bancari per i pagamenti senza dover fornire informazioni personali o password ad un’altra società, una funzionalità che potrebbe essere utile se si desidera pagare in totale sicurezza.

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