Puntura di zanzare, perché prude?

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Puntura di zanzare: perché prude? Con l’arrivo dell’estate, si fa sempre più insistente il problema delle punture di insetti, che turbano i nostri riposi quotidiani. Le zanzare pungono non perché il sangue rappresenta una fonte di sostentamento, ma perché contiene delle proteine necessarie allo sviluppo delle uova. Per questo motivo a pungere l’uomo sono esclusivamente le zanzare femmine e non i maschi. Questi ultimi, infatti, si nutrono di sostanze vegetali. Questi insetti hanno dei sensori chimici veramente precisi, che sono in grado di riconoscere la presenza dell’uomo anche a più di 30 metri di distanza, grazie alla nostra respirazione.

Ma perché dopo una puntura di zanzare proviamo una sensazione di prurito? Tutto inizia quando la zanzara si posa sulla nostra pelle ed è alla ricerca di sangue. L’insetto introduce una minuscola proboscide nell’epidermide, per cercare un capillare. Contemporaneamente la zanzara inietta nel corpo della saliva, che contiene dei particolari enzimi dal duplice compito: hanno l’obiettivo, infatti, di anestetizzare la zona interessata dalla puntura (è proprio per questo motivo che non sentiamo dolore e non ci accorgiamo, nella maggior parte dei casi, della puntura) e contemporaneamente servono a mantenere il sangue fluido, arrestando il processo di coagulazione, che non permetterebbe alla zanzara di aspirare il sangue.

Sono proprio questi enzimi a causare la fastidiosa sensazione di prurito e ad essere responsabili anche del rigonfiamento e dell’arrossamento dell’area interessata dalla puntura. Nel nostro organismo, infatti, viene messa in atto una reazione di difesa, perché si tratta di sostanze che vengono riconosciute come estranee. Le mastociti rilasciamo l’istamina, che causa una dilatazione dei vasi sanguigni nella zona colpita dalla puntura. Di conseguenza l’area interessata diventa più gonfia e rossa. La durata della sensazione di prurito, che può essere contrastata con validi rimedi naturali (come l’olio essenziale di lavanda), cambia da soggetto a soggetto, da poche ore fino ad un giorno.

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