Povertà in Italia, oggi si rinuncia anche alle medicine

Cresce la povertà in Italia, anche quella che riguarda il settore sanitario. A rivelarlo è uno studio dell’osservatorio sulla donazione dei farmaci, che mette in evidenza come una parte della popolazione italiana non sia più in grado di avere le risorse disponibili per acquistare le medicine, nemmeno quelle che vengono prescritte con la ricetta medica. La causa di tutto sarebbe da imputare ai ticket e ai superticket. Contemporaneamente, nel corso di quest’anno, le persone si sono sempre più rivolte agli enti caritatevoli, per ricevere i farmaci di cui hanno bisogno.

Si tratta di persone indigenti, che non hanno altra soluzione, per riuscire a curarsi. Nel 2013 sono state richieste quasi 3.000 confezioni di medicine, un record che è stato battuto nel 2014 con più di 3.000 richieste.

Gli ostacoli alle cure

Gli esperti affermano che la povertà comincia a diventare un vero e proprio ostacolo alle cure. Gli enti caritatevoli entrano in azione attraverso le medicine che sono donate dalle persone o dalle aziende farmaceutiche. Si tratta di farmaci necessari, anche quelli di uso ospedaliero. I dati sono sempre più in aumento da questo punto di vista e aumentano anche le donazioni. Tutto questo è possibile grazie all’istituzione della giornata nazionale di raccolta del farmaco e anche le donazioni aziendali svolgono una parte importante.

Attraverso l’esame dei dati, si è potuto vedere come i farmaci più donati siano quelli che riguardano l’apparato respiratorio, il sistema cardiovascolare, l’apparato gastrointestinale e il metabolismo. La maggior parte dei pazienti si rivolge agli enti caritatevoli in maniera spontanea, perché è consapevole del proprio stato di malattia. C’è tuttavia anche una parte di popolazione che arriva alle donazioni, perché indirizzata dai servizi sociali, dal pronto soccorso o dal medico curante.

Ci sono anche delle differenze a livello regionale, soprattutto per quanto riguarda la tipologia di farmaci richiesti. Nel Nord Italia al primo posto ci sono le donazioni dei farmaci per l’apparato respiratorio, nel Centro le medicine per il sistema cardiovascolare e al Sud i farmaci antinfiammatori rivolti alla cura di problemi che interessano il sistema muscolare e quello scheletrico.

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