Perquisizione in casa Trump, l’Fbi cercava documenti sul nucleare

Solo pochi giorni fa la perquisizione in casa Trump nella sua villa di Mar-a-lago, un  blitz in piena regola. Gli agenti dell’ Fbi lasciano l’appartamento con degli scatoloni di documenti.

Perquisizione in casa Trump
Agenti federali perquisiscono la casa di Trump-Nanopress.it

Ancora indiscrezioni sul blitz degli agenti federali, durante il quale, neanche la cassaforte dell’imprenditore venne risparmiata. Stavolta, però, ci sono delle vere anticipazioni da parte del Washington Post.

L’ Fbi cercava documenti sulle armi nucleari. Quanto anticipato dal giornale, citando persone informate sull’indagine. Non è ben chiaro se questi documenti riguardino l’arsenale nucleare degli Stati Uniti o di qualche altro Paese.

Le ragioni dietro la perquisizione in casa Trump

Tra qualche ora si chiarirà, comunque, in un senso o nell’altro cosa sia davvero accaduto. Quali le ragioni dietro la perquisizione. L’ex inquilino della Casa Bianca ha tempo fino alle 21 per decidere se opporsi o meno alla diffusione del mandato.

Gli avvocati di Donald Trump ed egli stesso, devono prendere una decisione complessa sulla quale non hanno ancora sciolto le riserve. Il Dipartimento di Giustizia con una mozione chiede che il mandato di perquisizione venga reso pubblico. Ora spetta al tycoon ed ai suoi legali decidere sul come proseguire.

Merrick Garland
Merrick Garland Ministro della Giustizia degli Stati Uniti-Nanopress.it

Fatto sta che l’ex presidente, in possesso del mandato di perquisizione dalla sera stessa del blitz, non ha fatto ad esso nessun riferimento pur continuando a muovere critiche nei confronti dell’ Fbi. Dichiarandosi vittima di persecuzione e incolpando i democratici di sinistra di voler osteggiare la sua ricandidatura.

Nel caso in cui le indiscrezioni si rivelassero vere la presenza di questi documenti potrebbe mettere a rischio la sicurezza nazionale o comunque creare problemi con altri paesi. Questo rende difficile la situazione di Trump, la complica. L’ex presidente rischia davvero tantissimo.

Dichiarazioni che “incastrano” l’ex Presidente

Del resto le dichiarazioni di persone a lui vicine, non giocano a suo favore, a seguito della sua permanenza alla Casa Bianca. Era il 2017 quando l’allora segretario di Stato, Rex Tillerson, lo descrisse come un “fottuto idiota”.

Questo proprio per le dichiarazioni di Trump sul nucleare. Si vantava, infatti, di essere a conoscenza di documenti riservati, manifestando più volte la sua volontà di volere potenziare l’arsenale nucleare.

Mentre  Stephanie Grisham, l’ex portavoce ha pubblicamente denunciato in varie occasioni, tacciando l’ex presidente di una gestione non del tutto corretta di documenti riservati. Arrivando a dire che egli stesso strappò alcuni documenti e messo in tasca altri.

Documenti quali ad esempio, la versione riservata del Nuclear Posture Review sulle capacità e le politiche degli Stati Uniti, non proprio appunti qualsiasi dunque.

L’attuale Presidente degli Stati Uniti, intanto, Joe Biden in vacanza con la sua famiglia segue gli sviluppi da lontano in silenzio.

 

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