Per i sondaggi il Pd si ferma, le altre opposizioni no. Il centrodestra cala

I sondaggi politici di questa settimana di SWG per il tg di La7 hanno fotografato almeno tre novità. Dopo giorni in cui il MoVimento 5 stelle ha perso soprattutto nei confronti del Partito democratico, i pentastellati di Giuseppe Conte hanno invertito la tendenza, con i dem che si sono fermati un giro, e poi chissà. Allo stesso tempo, però, oltre all’Avvocato del popolo, sono cresciuti anche Carlo Calenda e Matteo Renzi, quindi il terzo polo, e Angelo Bonelli, Eleonora Evi e Nicola Fratoianni con la loro alleanza Verdi e Sinistra.

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Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, Giuseppe Conte, presidente del MoVimento 5 stelle, ed Elly Schlein, segretaria del Partito democratico – Nanopress.it

Non solo, il partito della presidentessa del Consiglio, Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, è quello che ha perso di più, ma male è andata anche la Lega dell’alleato di governo, Matteo Salvini, che infatti è stata raggiunta dai due ex dem. Non ha perso (ma non ha neanche guadagnato così tanto), invece, Forza Italia di Silvio Berlusconi, il terzo elemento del quartetto dell’esecutivo. Quanto al gradimento per i leader, la premier guida su tutti, il fanalino di coda è Bonelli, ma poco prima di lui c’è l’ex sindaco fiorentino.

Sondaggi politici: il Pd smette di crescere, lo fanno invece le altre opposizioni. Male il centrodestra, si salva solo Berlusconi

La settimana appena trascorsa ci ha regalato delle vittorie a metà come Italia. No, non stiamo parlando della partita persa dalla Nazionale di Roberto Mancini contro l’Inghilterra, e poi la vittoria contro Malta, stiamo parlando sì, di quello che è successo a livello europeo, ma nell’ambito della politica.

Al Consiglio dei 27 capi di stato e di governo, la nostra Giorgia Meloni doveva portare le nostre istanze per quanto riguarda la gestione dei flussi migratori, ma anche la posizione del nostro Paese nella guerra in Ucraina e, ultimo ma non meno importante, si doveva discutere di quel regolamento che neanche la Germania vuole approvare, e no, non riguarda la ratifica del Mes, ma la questione delle auto e delle case green, della transizione ecologica.

Meloni
Giorgia Meloni, la presidentessa del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia – Nanopress.it

Se su alcuni temi, la leader, infatti, ha portato a casa una vittoria – non su quest’ultimo, considerato che, proprio ieri, i tedeschi hanno trovato un accordo con la Commissione europea sugli e-fuel, ovvero i carburanti sintetici che potranno essere utilizzati anche dopo il 2035 per alimentare i motori termici, e non c’è nessuna possibilità che, invece, ci possono finire i biocarburanti, sempre a impazzo zero (o quasi), che invece volevano dal nostro governo -, su molti altri il punto è stato per gli altri, e su alcuni pare che ancora non sia neanche cominciata la partita.

Sui migranti, per esempio. Meloni ha raccolto la solidarietà dei Paesi e anche la volontà di collaborare, ma oltre ai soldi destinati per accoglierne di nuovi, la Sophia 2 che si sta pensando forse non è proprio quello che si desiderava, considerato che Matteo Salvini aveva bocciato la prima versione quando era a capo del Viminale. Sulla guerra, poi, le divisioni, più che in Europa, si sono viste in Italia, e forse anche su quello si devono basare i numeri dei sondaggi di SWG per il tg di La7.

Il partito della presidentessa del Consiglio, Fratelli d’Italia, è lo schieramento che ha perso di più in una settimana secondo l’istituto di ricerca. E neanche prima le cose andavano così bene, specie perché continuano a imperversare, da più di qualche giorno, le polemiche per quanto riguarda la maternità surrogata, di cui è tornata a parlare la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, e con posizioni che di moderato hanno ben poco.

Salvini
Matteo Salvini, segretario federale della Lega, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vicepremier – Nanopress.it

La premier è scesa sotto il 30%, perdendo in una settimana lo 0,7% e arrivando al 29,6%, e poco meno peggio di lei ha fatto la Lega, il cui numero uno è proprio l’ex ministro degli Interni, che ora invece siede nella maggioranza come titolare del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ed è anche vicepremier.

Il Carroccio del Capitano Salvini ha perso lo 0,5% ed è tornato all’8%, a pari punti, in pratica, con il terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi. Ecco, i due ex dem che a partire da giugno avranno un partito unico, non più due spezzettati, hanno guadagnato dal 20 marzo lo 0,3%, e come loro, con la stessa percentuale, è cresciuto anche il MoVimento 5 stelle di Giuseppe Conte, che ora è al 15,6% e recuperato un po’ di terreno su un Partito democratico che potrebbe aver esaurito l’effetto Elly Schlein, perché in una settimana è rimasto fermo al 20,4%.

Calenda Letta Schlein
Carlo Calenda, leader di Azione e senatore del terzo polo, Enrico Letta, ex segretario del Pd, ed Elly Schlein – Nanopress.it

Contano, quindi, le posizioni in merito all’invio di armi all’Ucraina, e contano anche perché, a crescere, c’è anche l’altro partito delle opposizioni: l’alleanza Verdi e Sinistra di Angelo Bonelli, Eleonora Evi e Nicola Fratoianni, che durante le comunicazioni di Meloni prima a Senato e poi a Camera hanno spiegato il loro disappunto sulla questione, esattamente come i pentastellati, ma con il co-portavoce di Europa Verde che ha messo l’accento soprattutto sulla questione della siccità (e si è reso partecipe anche di un siparietto non da poco con la premier – è madre, è donna, è cristiana, ma non è Mosè). Loro, in discesa fino a qualche settimana fa, hanno preso lo 0,2% e sono tornati ben oltre la soglia di sbarramento, precisamente hanno lo 0,4% in più.

È cresciuta, poi, anche se di pochissimo, Forza Italia di Silvio Berlusconi, che con il nuovo corso pare abbia dato una svolta meloniana, contro una che prima invece tendeva più a essere poco incline con il governo, e da dentro. Il primo cambiamento dovrebbe essere Paolo Barelli, anche il presidente della Federnuoto, al posto di Alessandro Cattaneo come capogruppo a Montecitorio degli azzurri, e chissà che ne sarà anche di Licia Ronzulli. Il Cavaliere, suggerito anche dalla compagna e dai figli in questa mossa, è salito al 6,4% dal 6,3% del 20 marzo.

Berlusconi Fascina
Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, e Marta Fascina, deputata e compagna del Cav – Nanopress.it

Tornando a chi ha guadagnato, c’è anche +Europa di Riccardo Magi, anche se è rimasto da solo alla Camera e per la legge del taglione (leggi quella elettorale e quella del taglio dei parlamentare), ha saputo tenere testa in più di un’occasione alla leader del centrodestra, e ha quindi portato a casa lo 0,2% in più arrivando al 2,7%, quindi non molta lontana da quella soglia, che, ancora, è più lontana da Unione popolare di Luigi De Magistris, l’ex sindaco di Napoli, che ha perso lo 0,1% ed è all’1,7 ora, e più vicina a Per l’Italia con Paragone, con cui praticamente si sono scambiati i posti e le percentuali – è all’1,8.

Meloni è la leader più amata, dietro c’è Schlein, chiude Bonelli

Questa settimana da SWG per il tg di Enrico Mentana si sono concentrati a capire anche quali siano i leader più apprezzati di quelli che compongono il mosaico del Parlamento (e ci sono tutti). La prima posizione, nonostante qualche percentuale lasciata indietro, c’è sempre la numero uno del governo: Meloni con il 39% della fiducia degli italiani è colei che guida su tutti.

Al secondo posto, esattamente come nei sondaggi elettorali, c’è Schlein, l’altra donna leader, in questo caso del principale schieramento di opposizione, e tra l’altro dopo essere entrata in scena da poco più di un mese, ufficialmente un mese e due giorni fa ha vinto le primarie, a sorpresa, del Partito democratico. La segretaria viaggia sul 30%, lontana di quattro posizioni da Conte. L’ex presidente del Consiglio, popolarissimo specialmente dopo aver affrontato la pandemia da Covid, che adesso gli sta dando qualche grattacapo, è terzo con il 26%, come il MoVimento 5 stelle.

Bonelli
Angelo Bonelli, co portavoce di Europa Verde e alleato di Fratoianni nell’alleanza Verdi Sinistra – Nanopress.it

Anche dopo non ci sono grosse sorprese: Salvini è come la sua Lega, al 19%, Calenda lo segue come terzo polo, in cui però sono appaiati, con 17%, e poi c’è Berlusconi a 16, e subito dopo di lui, a una sola lunghezza di distanza, c’è il segretario di Sinistra Italiana. Ecco, qua c’è una scossa, perché gli alleati rispettivamente dell’ex Pd, a sua volta ex Pd, Renzi, e di Fratoianni, quindi Bonelli, sono penultimo e ultimo con il 12 e 10% della fiducia degli italiani. Prima di loro, c’è Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, che nei sondaggi non compare più, ma che nei fatti è la quarta forza della maggioranza, sempre in linea con il governo per altro. L’ex ministro è al 14%.

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