Pensioni dei residenti all’estero, INPS annuncia nuove verifiche e controlli mirati

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L’INPS annuncia un piccolo giro di vite sulle pensioni pagate dall’Istituto di previdenza italiano ai residenti all’estero, annunciando nuove verifiche e controlli mirati volti ad accertare che non vi siano abusi sul diritto di percezione delle pensioni all’estero. Nel caso emerga un’indebita percezione delle prestazioni pensionistiche, queste saranno immediatamente bloccate.

Ormai è noto ai più che tanti pensionati italiani decidono di trasferirsi fuori dall’Italia per potersi godere la pensione all’estero, in Paesi dove il costo della vita è minore che in Italia e dove l’assegno pensionistico può essere speso in maniera più produttiva.

[npleggi id=”https://www.nanopress.it/economia/2017/07/20/pensionati-italiani-all-estero-dove-conviene-vivere-da-pensionati/179905/” testo=”I PAESI DOVE CONVIENE VIVERE DA PENSIONATI”]

Per accertare la posizione di tanti pensionati italiani all’estero, l’INPS ha dato comunicazione di aver messo in calendario nuove verifiche stringenti per scovare eventuali ‘furbetti della pensione all’estero’ che percepiscono assegni INPS senza avere gli adeguati requisiti. D’altronde non è la prima volta che l’INPS, tramite il suo presidente Tito Boeri, sottolinea l”anomalia italiana‘ delle pensioni erogate ai cittadini italiani che hanno spostato la residenza fuori dai confini del Belpaese per ‘risparmiare’, chiedendo verifiche più serrate circa gli aventi diritto.

[npleggi id=” https://www.nanopress.it/economia/2017/08/02/pensioni-boeri-ancora-contro-i-pensionati-residenti-all-estero-non-e-giusto-dargli-la-14esima/181075/” testo=”BOERI CONTRO I PENSIONATI ITALIANI ALL’ESTERO ‘LA 14ESIMA NON GLI SPETTA'”]

LE NUOVE VERIFICHE INPS PER GLI ITALIANI PENSIONATI ALL’ESTERO
Gli italiani residenti all’estero che percepiscono una pensione contributiva dell’INPS saranno dunque oggetto di controlli e verifiche, innanzitutto riguardanti la stessa esistenza in vita dei pensionati all’estero. In collaborazione con Citibank, l’istituto di credito convenzionato con INPS che si occupa di erogare le pensioni agli italiani all’estero, fino al 1° novembre 2019 attuerà delle verifiche generalizzate frazionate in due blocchi, per dividere la platea dei pensionati coinvolti in due aree geografiche di residenza.

A partire dal mese di settembre 2017 e fino a febbraio 2018 si comincerà a verificare i pensionati italiani residenti in Africa, Australia ed Europa, ad esclusione dei Paesi Scandinavi, dei Paesi dell’Est Europa e degli Stati limitrofi. Poi sarà il turno dei pensionati residenti in Sud America, Centro America, Nord America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, i Paesi dell’Est Europa e Paesi limitrofi, le cui verifiche avverranno da febbraio a luglio 2018.

Per quanto riguarda il primo turno, le comunicazioni saranno inviate ai pensionati a settembre 2017, che entro il 5 gennaio 2018 dovranno restituire il modulo di attestazione dell’esistenza in vita. In seguito, il pagamento della rata di febbraio 2018 avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza per coloro. In caso di mancata riscossione personale, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2018.

Per quanto riguarda il secondo turno, le comunicazioni di verifica saranno inviate ai pensionati a febbraio 2018: se le attestazioni di esistenza non perverranno all’INPS entro i primi di giugno 2018, la pensione di luglio 2018 sarà erogata in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza, e non più a favore di legali rappresentati e procuratori dei pensionati. In caso di mancata riscossione personale, ossia se il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di agosto 2018.
Ricordiamo anche che la riscossione presto gli sportelli Western Union delle somme in contanti non è consentita:
– se il pensionato risulta residente in Italia;
– nei paesi dove non sono presenti Agenzie Western Union;
– se l’importo della pensione mensile è superiore a 6.300 euro (7.300dollari USA)

PENSIONATI RESIDENTI ALL’ESTERO ESCLUSI DA VERIFICHE
I pensionati esclusi dalle verifiche dell’esistenza in vita annuale sono:
– coloro che riscuotono, annualmente, pensioni di importo mensile inferiore a 10 euro (infatti per tali pensionati la verifica sarà effettuata ogni due anni)
– i titolari di pensioni che sono oggetto di scambi mensili di informazioni con le Istituzioni previdenziali tedesche e svizzere;
– i beneficiari che hanno riscosso la pensione agli sportelli di Western Union: la riscossione personale è infatti considerata prova sufficiente dell’esistenza in vita, in quanto le agenzie Western Union accertano, all’atto dell’incasso, l’identità del beneficiario attraverso documenti validi con foto;
– i beneficiari che hanno fornito a Citibank, di propria iniziativa, una valida attestazione o certificazione di esistenza in vita con data recente e quelli per i quali le strutture territoriali Inps hanno comunicato alla banca di aver ricevuto una valida prova dell’esistenza in vita nell’imminenza dell’avvio della verifica.

Se il pensionato residente all’estero si trova in stato di infermità fisica o mentale o sia incapace, risieda in un istituto di riposo o sanitario, oppure sia affetto da patologie che ne impediscono gli spostamenti o sia detenuto, Citibank renderà disponibile un modulo alternativo di certificazione di esistenza in vita, che dovrà essere sottoscritto da un soggetto attestante.

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